Allenare la mente per combattere la demenza: al via ‘Mente attiva nella vecchiaia’

Allenare la mente per combattere la demenza: al via ‘Mente attiva nella vecchiaia’
Allenare la mente per combattere la demenza: al via ‘Mente attiva nella vecchiaia’

Anziani tra i bellissimi esemplari di alpaca al Centro Loto di Budrione

L’aperitivo informativo ‘Attiva-mente in anzianità’ è in programma domenica 12 maggio alle 16.30 presso Centro di riabilitazione Loto a Budrione di Carpi (via Budrione Migliarina parte est, 68) per presentare il progetto che partirà a giugno sulla prevenzione della demenza e dell’Alzheimer promosso da Studio di Psicologia Clinica Anna Valentini di Carpi in collaborazione con Centro Riabilitazione Loto. Il percorso, destinato a chi ha difficoltà di memoria, attenzione e linguaggio nelle attività quotidiane, mira a rafforzare le funzioni cognitive e condividere strategie utili nella vita quotidiana e prevede anche attività pratiche al Lotus.

La demenza è sempre più in aumento nella popolazione generale ed è stata definita come una priorità di salute pubblica globale secondo il Rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (2014) e dell’Alzheimer Disease International. Il fattore di rischio maggiore è l’età e, in una società che invecchia, l’impatto del fenomeno è considerevole. In questo senso si registra l’investimento di notevoli risorse economiche nella ricerca di approcci terapeutici, sia rispetto alle terapie farmacologiche, sia in ambito psicosociale, non farmacologico e di gestione integrata per la continuità assistenziale. Soprattutto per patologie cronico-degenerative come la demenza, quindi, appare necessario definire un insieme di percorsi assistenziali secondo una filosofia di gestione integrata della malattia.

Il progetto “Mente attiva nella vecchiaia” si inserisce in una visione gestionale integrata, con l’obiettivo di fornire un servizio assistenziale rivolto al paziente stesso e al suo caregiver, per accompagnare l’acquisizione di strategie metacognitive e compensative che supportino il mantenimento dell’autonomia nella vita quotidiana, oltre a fornire supporto psicologico. In particolare, l’intervento è rivolto ad un target specifico di pazienti ed è finalizzato alla creazione di gruppi di training cognitivo, che, come riportato in letteratura, possono svolgere un ruolo significativo in termini preventivi sia in situazioni di assenza di declino cognitivo, sia in quelle che si trovano in una condizione lievemente compromessa (Mild Cognitive Impariment – ​​MCI).

 
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