Visualizzazioni: 130
Dopo la chiusura di uno stabilimento di polipropilene con la licenziamento e il trasferimento di 47 unità lavorative, nubi sempre più scure si addensano sullo stabilimento LyondellBasell di Brindisi.
L’azienda americana, attraverso il suo amministratore delegato Peter Vanacker, ha infatti annunciato una revisione strategica delle proprie attività europee.
Allo stesso tempo, però, ha confermato l’investimento per la costruzione di un impianto industriale per il riciclo chimico con tecnologia MoReTec a Wesseling, un hub per la selezione e il riciclo dei rifiuti plastici a Knapsack, entrambi in Germania, e ha annunciato risorse per il revamping degli impianti di catalisi di Ferrara. Non si parla di nuovi investimenti per lo stabilimento di Brindisi e quindi, essendo escluso da un piano di investimenti, rischia seriamente di essere la vittima sacrificale della riorganizzazione aziendale. Di fronte a uno scenario simile, il destino dell’intera filiera chimico-industriale del polo brindisino diventa un’incognita con la vera e propria esplosione di una bomba sociale i cui echi coinvolgeranno tutta la Puglia.
Non possiamo più commettere l’errore di aspettare che eventi travolgano il tessuto sociale ed economico brindisino e per questo solleciteremo immediatamente tutte le istituzioni locali, regionali, nazionali, le associazioni imprenditoriali e sindacali a convocare immediatamente una riunione operativa per coordinare tutte le azioni necessarie per la tutela e la difesa del territorio.
Francesco Cannalire, segretario cittadino del Partito Democratico brindisino e capogruppo consiliare del Comune di Brindisi
:“La chiusura di LyondellBasell va evitata. C’è il rischio di collasso economico nell’area” – .){kind=link}