Cosa fare in Valle d’Aosta – Ad Aosta un incontro sul Tesoro restaurato della Cattedrale – .

Dall’11 al 19 maggio ritornano Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiasticodedicato quest’anno al tema “40 anni di accordi e progetti per la valorizzazione del Patrimonio Culturale Ecclesiastico a seguito del Concordato del 1984”.

La Diocesi di Aosta aderisce al progetto con un incontro dal titolo “Il Tesoro della Cattedrale restaurato“, programmato Lunedì 13 maggio, alle 18al Cattedrale di Santa Maria Assunzione di Aosta.

All’incontro interverrà come relatore il vescovo di Aosta Franco Lovignanail dottore Roberta Bordondirettore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici e gli Edifici di Culto della Diocesi, dott Alessandra Vallefunzionario della Soprintendenza regionale, e il restauratore Valeria Borgialli. L’ingresso è gratuito e senza riserve.

“La presentazione di restauri eseguiti grazie all’8×1000 alla Chiesa Cattolica è un’occasione per i fedeli e per tutti i cittadini di rendersi conto della firma in occasione della dichiarazione dei redditi ha un grande ritorno sul territorio a beneficio di tutti – spiega monsignor Lovignana –. I frutti sono ben visibili, non solo nelle opere caritative, ma anche nei luoghi di culto restaurati, nei musei, nelle biblioteche e negli archivi ecclesiastici aperti e messi a disposizione degli studiosi e di tutti coloro che ne sono interessati. In questo senso forse non è inutile ricordare come esiste anche un impatto positivo sull’economia locale grazie al turismo culturale e religioso favorito dai monumenti e dai musei legati alla Chiesa”.

Il Museo del Tesoro della Cattedrale

Durante quinquennio 2018-2023grazie ai fondi 8×1000 che Conferenza Episcopale Italiano destina ogni anno ai musei diocesani e di interesse diocesano, tra cui il Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta, la Soprintendenza per i Beni Culturali Ecclesiastici e gli Edifici Ecclesiastici della Diocesi ha potuto procedere con la restauro dei più importanti reliquiari che compongono il Tesoro della Cattedrale stesso, cioè il Braccio di San Grato (XIII secolo), il Busto di San Grato (1432), il Braccio di San Giocondo (XIV secolo), il Busto di San Giocondo (1482), il Testa reliquiario di San Giovanni Battista (1421), il Cassa reliquiario di San Grato (1458), il Cassa reliquiario di San Giocondo (1615), il Busto di Sant’Anselmo (1760) e quello di San Francesco di Sales (1770).

Gli interventi, eseguiti in parte dal restauratore Marianna Cappella di Milano e in parte dalla restauratrice Valeria Borgialli di Favria – in provincia di Torino -, sono stati condotti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione che, relativamente ai due cofanetti reliquiari, ha fornito ulteriori contributi poiché erano lavori più complessi e onerosi.

Per la Cassa di San Grato, in particolare, a cofinanziamento da parte della Fondazione CRT nell’ambito del bando”Restauri – Cantieri diffusi 2022”.

Le giornate sono promosse dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e gli edifici religiosi della Conferenza Episcopale Italiana insieme a AMEI – Associazione dei musei ecclesiastici italiani, AAE – Associazione degli archivisti ecclesiastici e ABEI – Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani.

Incontro con il Tesoro restaurato della Cattedrale
 
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