Leonardo Elettronica a Fincantieri. E’ la svolta per l’ex Wass del Livorno – .

Leonardo Elettronica a Fincantieri. E’ la svolta per l’ex Wass del Livorno – .
Leonardo Elettronica a Fincantieri. E’ la svolta per l’ex Wass del Livorno – .

“La decisione del Gruppo Leonardo (controllato dallo Stato) di vendere gli asset di Leonardo Elettronica (la vecchia società Wass) a Fincantieri è in fase avanzata e coinvolgerà tutto il personale dei 2 siti coinvolti: Livorno e Monterusciello (Pozzuoli) , tra cui la Leonardo ha anche assicurato il mantenimento delle attività e dei livelli occupazionali delle imprese fornitrici. L’operazione dovrebbe essere completata entro la fine del 2024”. Lo rendono noto i tre segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, dopo l’incontro con l’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani e il condirettore generale Lorenzo Mariania Roma.

La conferma della cessione di Leonardo Elettronica a Fincantieri, con un impegno almeno formale a includere in questo trasferimento personale, siti e stabilimenti di Livorno e Monterusciello, fuga almeno in parte i timori emersi a Livorno riguardo al destino dello stabilimento ex Wass in via del Levante. L’assessore al Lavoro e Sviluppo del Comune di Livorno, Gianfranco Simomcini, che segue da vicino la vicenda, dichiara: “Nel confronto che io e il sindaco Luca Salvetti abbiamo avuto la scorsa settimana con le segreterie provinciali di Fim-Fiom-Uilm, c’è Non c’è stata alcuna opposizione alla cessione dell’ex Wass a Fincantieri, ma siamo stati tutti d’accordo sulla necessità di dare garanzie concrete sui livelli occupazionali, sul ruolo del sito livornese e sui prodotti. Negli ultimi anni, infatti, l’ex Wass (oggi Leonardo Sistemi di Difesa della divisione elettronica, ndr) ha ampliato la produzione affiancando ai sistemi di difesa subacquei come siluri e sonar, anche altri dispositivi per uso civile che ne hanno permesso lo sviluppo” .

Simoncini commenta inoltre: “Nell’incontro a Roma tra l’amministratore delegato di Leonardo Cingolani e i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm e Rsu è stata confermata la volontà di vendere a Fincantieri. Rispetto alle preoccupazioni iniziali riguardo al fatto che non fosse chiaro il quadro della situazione, sembrerebbe ora che anche lo stabilimento di Livorno potrebbe passare a Fincantieri non solo in termini di know-how e maestranze, ma anche del sito produttivo destinato in quanto stabilimento le consentirebbe di consolidare la propria presenza nel territorio livornese, dove Leonardo Elettronica impiega quasi cinquecento dipendenti diretti. Poi, alla luce dello stato di avanzamento del sito di Livorno, ha previsto nei propri strumenti urbanistici l’ampliamento dello stabilimento. dimostrazione delle sue radici. Infatti questa ex raffineria Wass, dopo la raffineria Eni, è il sito produttivo più importante di Livorno anche in termini di organico con i suoi 500 dipendenti”.

Il sindaco Salvetti dal canto suo nell’incontro con le segreterie provinciali di Fim-Fiom-Uilm e RSU ha preso l’impegno di “coinvolgere direttamente anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e di chiedere un tavolo ministeriale a Roma” perché l’incarico a La posta in gioco è alta per una realtà come quella livornese, ancora classificata come area ad elevata crisi industriale, che non può certo permettersi di perdere un asset produttivo così importante e qualificante come Leonardo Elettronica

Monica Dolciotti

 
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