«Dio salvi la materia dell’arte» – .

CREMONA – Dio salvi la materia. Dio salvi la materia, in un’epoca che vede sempre più dominare il virtuale, il digitale e l’immateriale. Questo il titolo, ma soprattutto il concept alla base della nuova mostra di Giorgio Palù allestito presso il Museo Diocesano e inaugurato ieri pomeriggio. Artista oltre che architetto, Palù (Cremona 1964) ha realizzato un progetto espositivo, a cura di Ilaria Bignottiche accompagna il visitatore alla scoperta del patrimonio museale, artistico e liturgico in dialogo con la presenza dell’arte contemporanea.

Antonio Napolioni, Giorgio Palù, Don Gianluca Gaiardi e Ilaria Bignotti alla presentazione:

Un vero e proprio viaggio spirituale, dove le opere plasmate nella materia da Palù sono capaci di diffondere messaggi e contenuti, anche con una diversa chiave interpretativa, tramandati nei secoli dalle opere d’arte sacra esposte nelle sale del Museo. Il vescovo farà gli onori di casa Antonio Napolioni: «Desidero ringraziare Giorgio Palù per l’incredibile lavoro svolto nel Museo di cui ha firmato il progetto. Ogni volta che la vedo rimango sempre stupito dalla magnifica scalinata, un tocco di contemporaneità all’interno di un edificio storico. Sembra quasi la scala di Giacobbe, che unisce cielo e terra.”

«Tutti coloro che passano di qui rimangono colpiti dal Museo, tratto distintivo di un architetto incredibile», ha aggiunto Don Gianluca Gaiardi, responsabile dei beni diocesani. Poi ha parlato il sindaco Gianluca Galimberti: «Grazie al Museo Diocesano per quanto fa in termini di arte e cultura, sia per i cremonesi che per i turisti. Grazie a Palù, uno dei protagonisti del rinnovamento del nostro patrimonio culturale”. «Si tratta di una mostra basata sul concetto di materia – ha aggiunto il curatore Bignotti -. Materiale in grado di sprigionare energia e potenzialità.”

La mostra è composta da 18 opere e 2 installazioni multimediali e l’idea è quella di farle dialogare con i capolavori presenti nel museo. «Le opere – ha spiegato Palù – sono realizzate principalmente utilizzando resine, travertino lavorato, ferro con foglia d’oro. Materiali capaci di portare un messaggio di luce. Questo mi aspetto dalla mia arte, che è fondamentale e che assume più che mai un valore trascendentale, spirituale ed emozionale.”

Palù ha infine riservato un ringraziamento Michele Cagnaalias Michelangelo, presente all’inaugurazione, «con il quale ho condiviso l’idea e alcuni contenuti dell’opera multimediale immersiva Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum, collocata, non a caso, al termine della mostra», ha ricordato Palù. Dio salvi la materia è inserito nel programma di Cremona Contemporanea – Art Week che si terrà dal 18 al 26 maggio.

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