dal 13 al 16 maggio a Trieste i massimi esperti di p53, la proteina “custode del genoma” – .

dal 13 al 16 maggio a Trieste i massimi esperti di p53, la proteina “custode del genoma” – .
dal 13 al 16 maggio a Trieste i massimi esperti di p53, la proteina “custode del genoma” – .

Domenica 12 maggio 20.000 volontari tornano nelle piazze di tutta Italia per distribuire l’Azalea della Ricerca AIRC durante la Festa della Mamma, per una piccola donazione.

Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, è anche sponsor di 19° Workshop Internazionale p53 si terrà dal 13 al 16 maggio presso il Trieste Convention Center.

Il Workshop riunirà 300 partecipanti provenienti da 49 Paesi, sotto la guida del Comitato Scientifico composto da Giannino Del Sal (Università di Trieste, ICGEB-Trieste, IFOM-ETS Milano), Lawrence Banks (ICGEB, Trieste), Giovanni Blandino (Istituto Equipe Nazionale Tumori Regina Elena, Roma) e Gerry Melino (Università di Roma “Tor Vergata”).

Il cancro continua a rappresentare una delle sfide più complesse per la ricerca scientifica, per i sistemi sanitari e per la società nel suo insieme. Nel 2022 si sono verificati circa 20 milioni di nuovi casi di cancro in tutto il mondo e 9,7 milioni di decessi. Si verifica più del 40% di tutti i casi di cancro mutazioni nel gene TP53 nei tessuti malati. Il gene è infatti responsabile della produzione di uno dei più potenti soppressori tumorali. Si stima quindi che siano circa dieci milioni i pazienti che ogni anno sviluppano un tumore con mutazioni in questo gene. La proteina p53 è quindi tra le molecole più studiate, anche perché è uno dei bersagli terapeutici più complessi da colpire.

Quando il gene TP53 funziona correttamente, la proteina p53 a sua volta controlla un’ampia gamma di geni che regolano i processi biologici cruciali per mantenere l’integrità del DNA e prevenire lo sviluppo del cancro. Per questo ruolo di protettrice del materiale genetico, la proteina è stata soprannominata “laguardiano del genoma”. Tuttavia, quando mutato, p53 nelle sue numerose forme alterate aumenta la probabilità di crescita cellulare incontrollata, favorendo lo sviluppo di diversi tipi di cancro.

Il workshop esplorerà le ultime scoperte e innovazioni relative a TP53 e indagherà il suo complesso ruolo nel cancro e il suo potenziale impatto terapeutico.

Tra i 50 relatori attesi ci saranno gli scienziati che scoprirono p53 nel lontano 1979 e quelli che scoprirono il ruolo di p53 nella sindrome di Li-Fraumeni (LFS), una malattia genetica ereditaria che predispone ad un alto rischio di sviluppare neoplasie nel corso del vita.

 
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