Anabolizzanti, arrestato bodybuilder. Aveva ricevuto 230 pacchi. Erano prodotti altamente dopanti – .

Anabolizzanti, arrestato bodybuilder. Aveva ricevuto 230 pacchi. Erano prodotti altamente dopanti – .
Anabolizzanti, arrestato bodybuilder. Aveva ricevuto 230 pacchi. Erano prodotti altamente dopanti – .

Pesaro, 10 maggio 2024 – Lo aveva fatto arrivare dalla Bulgaria 230 confezioni di anabolizzanti pagando 4mila euro. Lo considerava un acquisto per ‘uso personale’. La squadra mobile, però, aveva un’altra opinione su quella spedizione. Così ha aspettato fuori dall’ufficio consegne di via Degli Abeti il ​​destinatario del pacco. Questi, DT 33 anni, originario di Foggiano ma residente a Pesarosi è presentato agli uffici ritirando il pacco bulgaro.

All’uscita ha trovato gli agenti della Mobile che lo hanno bloccato. Gli hanno chiesto di aprire la confezione e sono uscite le 230 confezioni di anabolizzanti, in particolare Trembolone, Turenabol, Oxandrolone, Drostanolone. Il 33enne era arrestato in flagranza di reato e posto agli arresti domiciliari in attesa di convalida. L’uomo ha provato a difendersi dicendo che ne faceva un uso personale essendo un bodybuilder e amante del bodybuilding ma la giustificazione non è bastata per evitare l’arresto. A lui si deve uno specifico reato che punisce severamente chi commercia prodotti dopanti. In particolare, “Chiunque commercia farmaci e sostanze farmacologicamente o biologicamente attive, idonei a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo, al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti o idonei a modificare i risultati dei controlli sull’uso di tali farmaci o sostanze, attraverso canali diversi dalle farmacie aperte al pubblico, dalle farmacie ospedaliere, dagli ambulatori aperti al pubblico e dalle altre strutture che detengono farmaci direttamente destinati all’uso sul paziente, è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 5.164 euro a 77.468 euro“.

L’avvocato che difende il 33enne, Enrico Cipriani, spiega che «l’indagine arriva dalla Procura di Varese ma è ancora presto per poter esprimere eventuali considerazioni. Siamo in attesa dell’interrogatorio di garanzia. È certo che il mio cliente è un bodybuilder e quelle sostanze sono per uso personale.

L’indagine è partita dalla Lombardia dove sono stati individuati altri destinatari di sostanze dopanti provenienti presumibilmente dalla Cina. Dai controlli in Lombardia lo hanno capito gli investigatori un altro destinatario dei pacchi era il 33enne pesarese. Da qui la decisione di rinviare il fascicolo di giurisdizione a Pesaro. Le intercettazioni hanno permesso di sapere quando l’uomo sarebbe andato a ritirare il suo pacco con 230 confezioni di veleno sotto forma di prodotti dopanti.

 
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