Raduno degli alpini, il nostro racconto dal vicentino del primo giorno – .

Questa mattina è iniziato 95° Raduno Nazionale degli alpini a Vicenza. Come ogni anno sarà presente una folta delegazione bresciana. Il gruppo Editoriale Bresciana è presente con diversi giornalisti, operatori e fotografi per raccontare la storia del raduno delle piume nere.

Di seguito gli aggiornamenti in tempo reale del primo giorno.

10:58 – La sala stampa

La pattuglia di Teletutto in sala stampa a Vicenza

La sala stampa dell’Incontro è ospitata in Piazza Castello, presso la sede di Confindustria. Qui incontriamo Massimo Cortesi, firma della GdB e volto di Teletutto con il quale abbiamo condiviso il racconto di tante storie alpine, rally compresi. Massimo Cortesi adesso indossa una casacca diversa, quella del direttore del mensile l’Alpino, 330mila copie. Ci ricorda il motto del raduno: “Il sogno di Pace degli alpini”. E con loro, anche noi vogliamo sognare.

10.52 – Il gruppo GdB e Teletutto

Siamo anche a Vicenza, Giornale di Brescia cartaceo e web, tv, radio, social. Una «pattuglia» motivata e impegnata nel racconto della 95° Raduno Nazionale degli Alpini. Ci sono anche un paio di new entry nel team. Bisogna introdurli nella giusta atmosfera: omaggio alla storia e rispetto della memoria, ricerca del “nostro”. Il programma è fitto: un’alternanza di appuntamenti istituzionali e visite ai canneti in allestimento, intervallati da canti, abbracci e tanta voglia di ritrovarsi nel segno della Pace.

Inaugurazione ufficiale questa mattina alle 9 in Piazza dei Signori, con l’alzabandiera e gli onori ai vessilli della Regione Veneto e del Comune di Vicenza con la colonna sonora della fanfara della Brigata Alpina Julia. Il tutto in collegamento su maxi schermo con i quattro Santuari (Pasubio, Tonezza del Cimone, Asiago e Monte Grappa) e l’Ortigara, dove nel 1920 ebbe luogo il primo grande raduno nazionale degli alpini. La messa è stata celebrata da padre Giulio Bevilacqua, cappellano degli alpini, che si trovava lì nei giorni della battaglia. Lo ha raccontato bene, il «Calvario degli alpini» su quella terra….

Emozione, tanta. Siamo quasi tutti in piazza. La “coda” della squadra è in arrivo. Ma con noi sentiamo già di poter portare a Vicenza anche chi non arriverà perché non può, ma che da lontano guarda Vicenza con vicinanza e affetto, ricordando chi non c’è più. Gli occhi diventano lucidi. E siamo solo all’inizio.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV «Li sfratterò dalle case popolari» – Pescara – .
NEXT evento dedicato agli anni 2000 – .