Una gioia infinita, la Dea e Bergamo volano tre metri sopra il cielo – .

Una gioia infinita, la Dea e Bergamo volano tre metri sopra il cielo – .
Una gioia infinita, la Dea e Bergamo volano tre metri sopra il cielo – .

di Saverio Jacobelli

È infinita la gioia dell’Atalanta, dei bergamaschi e dei bergamaschi, che mai prima del 9 maggio 2024 avevano provato un’emozione così grande: la qualificazione alla finale di una Coppa dei Campioni. Urlalo, urlalo, Matteo Ruggeri. COME Scalvini, Zappacosta, Carnesecchi, sei figlio di Zingonia, perché ne hai pieno diritto: noi siamo la storia. Quel gol pazzesco che, dopo Lookman sigillato il Marsiglia, prima che si firmasse l’apoteosi El BIlal Touréporta con sé una storia di uomini veri, di generazioni di tifosi che, di padre in figlio, non hanno mai detto andiamo allo stadio, ma andiamo all’Atalanta.

Perché tutto si tiene nell’Atalanta che, per la prima volta in 117 anni di storia, vola a tre metri sopra il cielo. Tenteranno l’assalto alla Coppa il 22 maggio, a Dublino, sfidando senza paura l’imbattibile Bayer, neo campione di Germania che non perde da 49 partite. Tredici giorni dopo, il 4 giugno, festeggeremo quattordici anni di gestione Antonio E Luca Percassii fondatori dell’Età dell’Oro, di cui si parlerà anche tra cento anni.

Tutto regge in questa storica finale che non è il frutto di una fortunata congiuntura astrale, ma il risultato di otto meravigliosi anni gasperiniani. Nella cinquantesima partita di una stagione pazzesca, nella terza partita in sette giorni, la magia della partita GianPiero ha stordito e liquidato il Marsiglia con tre gol che avrebbero potuto essere cinque, sei, sette, tante sono state le occasioni create dalla squadra scatenata per cui Bergamo e i bergamaschi vanno in delirio e lo rimarranno fino a Dublino.

Tutto si svolge nell’ambito di questo storico traguardo raggiunto anche in compagnia del partner americano Stefano Pagliuca, che sugli spalti della Gewiss aveva gli occhi sgranati per lo stupore. Gol di Lookman, traversa di lato Scamaccatre palle di goal chiare che De Ketelaere, ZappacostaLookman ancora non si concretizza: il dominio dell’Atalanta nel primo tempo è assoluto, anche nella ripresa. Lo schieramento dichiaratamente offensivo deciso dall’ Gasperini ha ripagato il suo coraggio. Koopmeiners, De Ketelaere, Scamacca, Lookman tutti insieme dal primo minuto, hanno intimidito il Marsiglia, mancando l’aggressività mostrata la settimana scorsa al Vélodrome. La linea difensiva bergamasca ha potenziato la concentrazione Djimsiti, Ciao E de Roón, il cui cardine neutralizzava ogni iniziativa avversaria. A centrocampo hanno brillato ancora una volta sette polmoni Ederson, efficace sia in fase di setup che di copertura; il vivace e intraprendente De Ketelaere; fantastico come sempre, Koopmneiners.

Il secondo tempo è stato un monologo, sublimato dal raddoppio di Matteo Ruggeri, 21 anni, bergamasco della Val Brembana, approdato alle giovanili dell’Atalanta a 8 anni. E poi il trio di Touré, 22 anni, il più caro firmando la storia del club, fermo per sei mesi a causa del grave infortunio patito nel pre-campionato e ora tornato a mostrare tutto il suo talento. Domenica la Roma giocherà, il 15 maggio la finale di Coppa Italia contro la Juventus, il 22 la finale di Europa League. Si annunciano due esodi di massa, a Roma e Dublino. Del resto siamo bergamaschi, non conosciamo confini. È proprio vero. E’ tutto vero.

 
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