A Bergamo più di un giovane su 10 è NEET, tre su cinque sono donne – .

A Bergamo più di un giovane su 10 è NEET, tre su cinque sono donne – .
A Bergamo più di un giovane su 10 è NEET, tre su cinque sono donne – .

A Bergamo I Neet – acronimo di Non nell’istruzione, nel lavoro o nella formazione, cioè i giovani tra i 15 ei 29 anni che non lavorano perché disoccupati o inattivi, né partecipano a corsi di istruzione o formazione professionale – sono l’11,3% della corrispondente fascia di età. Questo dato è leggermente superiore a quello regionale (10,6%), ma significativamente inferiore alla media nazionale (16,1%).

Negli ultimi tre anni i NEET sono complessivamente diminuiti, con il calo maggiore, pari a meno 3,5 punti percentuali, avvenuto tra il 2021 e il 2022. Probabilmente imputabile ad un ritorno dal picco causato dalla pandemia, lo stesso fenomeno si riscontra anche in Lombardia e in Italia.

Tre NEET su cinque a Bergamo sono donne. L’incidenza maschile dei NEET sul totale della popolazione della stessa fascia di età è dell’8,5%, inferiore a quella della Lombardia (8,9%) e molto lontana dalla media nazionale (14,4%). La componente femminile presenta un tasso di NEET significativamente più elevato, pari al 14,3%, quasi due punti percentuali sopra quello lombardo (12,5%) ma ancora una volta significativamente inferiore a quello italiano (17,8%). Entrambe le componenti sono diminuite nel triennio.

Bergamo è l’ottava provincia della Lombardia per tasso di NEET totale e si colloca allo stesso posto anche nella classifica per tasso di NEET femminile. Migliore la situazione per quanto riguarda la componente maschile: Bergamo è al sesto posto.
Rispetto alle altre regioni italiane, con un tasso di NEET complessivo pari al 10,6%, la Lombardia è in quinta posizione a pari merito con le Marche, dopo le province autonome di Bolzano (8%) e Trento (9,7%), Valle d’Aosta ( 9,9%), Umbria e Veneto (a pari merito con il 10,5%).

Se il tasso di NEET complessivo a Bergamo e in Lombardia è allineato alla media europea (11,2%), la componente maschile di entrambi i territori presenta valori più bassi, ma non è così per il tasso di NEET femminile. I microdati Istat analizzati dalla Camera di Commercio mostrano dettagli interessanti riguardanti gli occupati nei valori medi del 2023. Si registra un leggero aumento dei contratti a tempo indeterminato, una diminuzione degli occupati a tempo parziale (-3%) e un leggero aumento dei contratti a tempo indeterminato. quelli a tempo pieno (+1%).

La maggioranza degli occupati (46%) possiede il diploma di scuola superiore, seguito dal diploma di scuola media (36%) e, infine, dalla laurea e da titoli di specializzazione post-laurea (18%). Molto positiva la crescita (+22%) degli occupati con titolo universitario, anche se il dato resta ancora inferiore alla media regionale (26%). Diminuiscono, invece, gli occupati con la sola licenza media (-10%).

Tra il 2018 e il 2022, la maggioranza degli occupati rientrava nella fascia di età 35-49 anni. Nel 2023, tuttavia, la maggioranza degli occupati (38%) ha 50 anni e più, conseguenza dell’invecchiamento demografico. Segue a ruota la fascia 35-49 anni (37%) e infine quella 15-34 anni (26%).

Carlo Mazzoleni

Il presidente commenta i risultati Carlo Mazzoleni: “Dopo il picco raggiunto con l’emergenza pandemica, i giovani NEET bergamaschi sono diminuiti negli ultimi due anni. Tuttavia, il fenomeno è ancora significativo, soprattutto per le donne, pertanto è necessaria molta attenzione da parte dei decisori pubblici e degli operatori economici, sia per contrastare l’abbandono scolastico, sia per facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro. Considero molto positiva la crescita dei laureati occupati, in un possibile percorso verso la media regionale”.

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