Nelle terre del Gavi piemontese per una festa “a bacca bianca” tra percorsi lenti e sorsi fini – .

Destinazione Gavi, fuori dai percorsi tradizionali del Piemonte più conosciuto. Un territorio intimo e nobile, del turismo chic e country, dove si gioca a golf, si passeggia nei parchi, si indugia nelle tante cantine. E si beve il grande “bianco piemontese”. Siamo nella terra del Gavi Docg, dove domani e domenica (11/12 maggio) torna Abbacccabianca (7a edizione), manifestazione dedicata al vino bianco piemontese che quest’anno punta i riflettori (e i profumi) sui due autoctoni e vini Viti iconici, Cortese e Timorasso da cui si ottengono i vini Gavi e Derthona. Il Gavi – con il suo prestigio internazionale, presente in oltre 100 paesi del mondo, e il Derthona – simbolo della rinascita di un vitigno dimenticato, il Timorasso – sono i protagonisti indiscussi dell’Isola Bianca del Piemonte, l’area che abbraccia i Colli Tortonesi e il Terre del Gavi Docg interamente compreso nella provincia di Alessandria, lembo meridionale della regione, incastonato tra Liguria e Lombardia.

Teatro dell’evento, Villa La Bollina, residenza nobiliare e resort di Serravalle Scrivia, che nel fine settimana accoglie 70 produttori e circa 150 etichette dei due territori per questa edizione speciale: un’occasione preziosa e gustosa per approfondire il Gavi Docg e il Derthona Timorasso che, con il loro spirito autoctono, incarnano l’autenticità e la ricchezza del territorio.

Il programma di Abaccabianca prevede un ricco calendario di assaggi, assaggi e incontri dalle 11 in poi e anche due masterclass che mettono a confronto Gavi Docg e Derthona Timorasso rispettivamente con i rinomati Chardonnay e Riesling internazionali (sabato e domenica solo su prenotazione sul sito di Abaccabianca). Ais Piemonte). Qui dove i filari si alternano ai boschi, le valli alle colline, si mangia tra le vigne con un bicchiere di Gavi, 100% Cortese, abbinandolo al pesce e alla cucina ligure. Perché l’Oltregiogo, o meglio il territorio del Gavi, antico entroterra delle signorie di Genova, profuma di Piemonte, ma sa di mare ligure. Infatti è il vento marino che soffia dalla Liguria e il clima degli Appennini a rendere speciale questo angolo d’Italia. Gli inverni freddi e le estati calde e ventilate, l’altitudine dei pendii e l’esposizione, i terreni marnosi, calcarei e argillosi, le terre “bianche e “rosse” danno vita ad un vino che parla e sa di territorio: fresco, intensamente profumato, con note minerali. Un vino da bere giovane ma anche longevo, così come è antica la vocazione vitivinicola di queste zone: le prime tracce storiche, infatti, risalgono a oltre 1000 anni fa, precisamente al 3 giugno 972, in un documento oggi conservato presso l’Archivio di Genova in cui si menziona l’affitto di vigneti e castagneti a due cittadini di Gavi da parte dell’arcivescovo. Oggi il Consorzio Tutela Gavi abbraccia 11 comuni e oltre 180 soci che, oltre a celebrare e valorizzare il territorio attraverso le loro etichette, festeggiano quest’anno il cinquantesimo anniversario del Gavi Doc nato nel 1974.


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Tra chiacchiere e bevute (e degustazioni), le terre del Gavi invitano anche e soprattutto al turismo slow: si può pescare nei torrenti Scrivia, Lemme e Orba, fare escursioni a piedi o a cavallo, fare trekking e mountain bike in Val Borbera e la Val Lemme e potrai soggiornare in wine resort, agriturismi e B&B di charme per tutte le tasche. Punto di partenza ideale per scoprire zone bellissime come il Forte di Gavi che merita particolare attenzione, dal torrente Neirone con acque cristalline e splendide cascate ai resti di antichi muri in pietra che circondavano il paese, ed i circostanti boschi di querce, carpini e castagni. In questo scenario, dominato dalla figura imponente del forte, incanta la parete di arenaria, spesso liscia e obliqua. In falesia sono presenti oltre 50 vie di arrampicata per appassionati con diversi livelli di difficoltà.

Per gli amanti dell’arte e della storia, da non perdere la visita ai resti della città romana di Libarna a Serravalle Scrivia, riscoperti agli inizi dell’Ottocento con la costruzione della Strada Regia Torino-Genova. Un luogo spettacolare, soprattutto al tramonto, dove sembra che già nel II secolo a.C. esistesse un importante mercato e centro commerciale. Via di traffici e commerci lungo la Via Postumia, la Via Francigena e la Via del Sale. Tra le testimonianze più interessanti c’è l’antico mosaico che raffigura il mito di Ambrosia, la ninfa a cui è legata l’origine della vite. Per un’altra vista mozzafiato, c’è il Belvedere della Madonna della Guardia, dagli Appennini alla pianura padana. Per la meditazione.

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Ma Gavi offre anche un percorso originale che unisce moda, lusso e sport per gli amanti del green: i tre golf club della zona, gli esclusivi resort e il designer outlet di Serravalle (tra i più importanti d’Europa) sono le tappe imperdibili per completare una vacanza tra gusto, natura e benessere. Con il vino in primis. Ecco alcuni dei wine resort della zona da segnare in agenda.

 
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