Ambiente
Redazione
10 maggio 2024 13:27
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Acerra, Ministero dell’Ambiente, nel caso Pellini, avvia un’azione risarcitoria
ACERRA – Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha risposto alla richiesta di Legambiente e Libera sulla vicenda Pellini.
“Con la successiva dichiarazione di inefficacia, nel marzo 2024, da parte della Corte di Cassazione della confisca dei beni a favore degli imputati Pellini – si legge nella lettera di risposta del Ministero resa nota da Legambiente – la Procura Distrettuale dello Stato ha ritenuto opportuno svolgere un’ulteriore indagine in merito alla fattibilità dell’azione civile di risarcimento del danno ambientale e ha chiesto di attivare all’Ispra il necessario supporto tecnico consistente nella valutazione dello stato dei siti ai quali il danno ambientale è connesso e nella quantificazione dei costi delle attività necessarie per realizzare il danno ambientale completa e corretta attuazione delle misure di riparazione del danno ambientale”.
Il Ministero dell’Ambiente, prosegue la risposta inviata alle due associazioni, ha “invitato l’ISPRA a fornire il supporto tecnico richiesto dalla Procura dello Stato ai fini della prossima azione di risarcimento civile”.
“Dal 2018, anche come Presidente del Consiglio Comunale, ho chiesto al Ministero di fare quello che dice la legge e la stessa sentenza definitiva sugli imprenditori Pellini, condannati per disastro ambientale, cioè di portare davanti al giudice civile quello che solo Il Ministero può e deve farlo, quantificare il danno ambientale e stabilire l’importo del risarcimento dovuto per il risanamento – dichiara Andrea Piatto a nome dei 7 consiglieri comunali della Coalizione Civica”.
“Il risultato ottenuto da Legambiente e Libera segna una svolta. È quello che avevamo chiesto di fare ai parlamentari di tutti i partiti eletti nella nostra circoscrizione – concludono i 7 consiglieri comunali di Coalizione Civica X Acerra – e sul quale avevamo costretto il consiglio comunale a riunirsi”.
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