Droni, Amazon testerà in Abruzzo. Dove stiamo lavorando anche ad un altro progetto, per consegnare medicinali – .

Avranno base nell’hub logistico di Amazon a San Salvo, in provincia di Chieti, i droni con cui il colosso mondiale dell’e-commerce sperimenterà anche la consegna aerea di pacchi e pacchi in Italia. È quanto si ricava dall’avviso con cui il 7 maggio l’amministrazione comunale della città abruzzese prende atto della richiesta di Amazon di uno «screening Vinca (Valutazione di impatto ambientale, ndr) per la realizzazione di una piattaforma di consegna Prime Air nel parcheggio del centro di distribuzione”.

Dalla documentazione, in particolare, si evince che l’eliporto per droni occuperà una superficie complessiva di 1.600 mq (compresi edifici di servizio prefabbricati quali deposito e deposito batterie) nell’area parcheggio del centro logistico affacciato sulla A14. I droni che verranno utilizzati per la sperimentazione sono i Mark 30, dal peso al decollo di 35,5 chili, e nello stabilimento abruzzese (un hub ad alta tecnologia dove lavorano circa 800 persone) dovrebbero entrare in servizio 14, ciascuno di cui con una capacità di carico massima di 2,3 chili. L’obiettivo è quello di effettuare da 8 a 168 voli al giorno, a seconda della domanda, concentrati nelle ore diurne della giornata. I dispositivi, infatti, non voleranno in condizioni atmosferiche sfavorevoli e in assenza di luce.

L’autonomia del Mark 30 è di 12 chilometri, può volare ad una velocità massima di 64 nodi ad un’altezza compresa tra 55 e 115 metri. Secondo la documentazione fornita da Amazon, i droni decolleranno e atterreranno solo sulla piattaforma del centro logistico: le consegne verranno effettuate dall’alto, cioè facendo cadere il contenuto trasportato da un’altezza di quattro metri. Dopo lo sgancio, il drone riacquisterà quota verticalmente e ritornerà alla piattaforma di atterraggio. I percorsi, come specificato nella scheda Vinca, eviteranno le zone costiere della provincia dove è presente una forte presenza di fauna aviaria e non dovranno avere impatti significativi sui siti naturali protetti.

Come ricorderete, lo scorso ottobre Amazon ha annunciato l’intenzione di testare la consegna di droni in Europa da due paesi, Italia e Regno Unito. All’epoca il gruppo aveva già avviato l’iter autorizzativo con Enac e all’inizio di quest’anno è iniziata la valutazione delle capacità organizzative dell’azienda: i test sul Mk30 dovrebbero iniziare a giugno ed entro la fine del prossimo autunno è prevista l’autorizzazione per il Sail IV. previsto il rilascio da parte dell’EASA e quindi il via libera definitivo da parte dell’ENAC. Con la pubblicazione dell’avviso di screening Vinca, il Comune di San Salvo concede agli interessati 30 giorni per presentare eventuali osservazioni. Successivamente possono iniziare i lavori per la costruzione della piattaforma di atterraggio e decollo.

Nei mesi a venire, però, i cieli abruzzesi potrebbero essere attraversati non solo dai droni di Amazon, ma anche da quelli del progetto U-Elcome. E se nel caso della multinazionale americana è molto improbabile che tra le merci trasportate ci siano anche medicinali, nel secondo caso è proprio la consegna dei medicinali l’obiettivo prioritario. La sperimentazione pilota, frutto di una joint venture tra Leonardo e Thales, sperimenterà infatti l’invio di farmaci in distribuzione diretta dagli ospedali dell’Aquila e di Avezzano ai pazienti dei comuni del Parco Sirente Velino, zona montana dove le consegne su ruota devono affrontare strade impervie, che spesso diventano inagibili in caso di maltempo o neve: secondo i piani, i droni dovrebbero fare base al Centro Spaziale del Fucino, da dove decollerebbero per raggiungere i due ospedali; qui sarebbero stati caricati e inviati ai comuni partecipanti alla sperimentazione, da dove i farmaci sarebbero stati poi distribuiti ai destinatari.

In questa prima fase, secondo quanto riporta l’Ansa, il velivolo senza pilota potrà volare per 35 chilometri lungo rotte prestabilite, con la possibilità di effettuare una sosta intermedia di ricarica per aumentare l’autonomia, e per ora la Consegna sarà limitata a farmaci che non richiedono refrigerazione. «La sperimentazione per il trasporto di farmaci con droni nei paesi più remoti della provincia» commenta Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila e presidente del Comitato ristretto dei sindaci ASL 1 «segna una svolta epocale per il processo di rilancio del aree interne dell’Appennino Centrale. È un’occasione per rendere sostenibile la vita nell’entroterra abruzzese, dove stiamo lavorando per invertire il trend dello spopolamento e della natalità”.

Restano però ancora diversi punti da definire, a partire da “chi” dovrà ritirare il carico del drone e consegnarlo ai pazienti. Tra le ipotesi, quella di delegare l’incarico a una delle farmacie locali al servizio delle comunità locali, ma ci sono molti dubbi sulla fattibilità organizzativa e anche normativa.

 
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