Soldi pubblici. A Teramo le fermate intelligenti sono stupide. Non hanno ancora il potere. Interrompi il lavoro. – .

Innanzitutto leggiamo la relazione firmata dal Rup del comune di Teramo, l’ing. Francesca Pavoni per le installazioni di 14 rifugi intelligenti. Nello specifico scriviamo di Colleatterrato e dei primi due rifugi.
“Si sono verificati cambiamenti negli accordi con i gestori del sottoservizio elettrico, che non consentono al momento di procedere alla corretta individuazione dei percorsi di scavo necessari per portare gli utenti ai rifugi”.
Sappiamo dalle nostre fonti interne, le stesse che ci tramandiamo da generazioni all’interno degli enti locali (i politici passano, le fonti amministrative restano) che purtroppo i cantieri sono fermi per problemi di energia elettrica. Uno dei pochi cantieri pubblici del Teramo fermo ma senza elettricità.
Alla nostra “amica” Francesca a cui facciamo un favore con il nostro articolo, ricordiamo che i giornalisti hanno il dovere di tutelare le fonti ma se volete conoscere davvero il nostro grillo parlante vi diamo tre indizi.

1) Il prossimo assessore ai Lavori Pubblici nel rimpasto del sindaco D’Alberto.
2) L’altro prossimo assessore ai Lavori Pubblici che avrebbe dovuto nominare sindaco D’Alberto.
3) Il terzo prossimo assessore ai Lavori Pubblici al quale il sindaco D’Alberto aveva promesso la nomina.

Se il responsabile del procedimento insiste, siamo costretti a rivelare la nostra fonte.
L’Assessore ff ai Lavori Pubblici di Teramo.
Ironia a parte, visto che parliamo di opere pubbliche e visto che tanti amici del Comune ci hanno segnalato un certo nervosismo dopo la pubblicazione dell’articolo su Il Trafiletto, siamo a disposizione della RUP per dare nome e cognome del la nostra fonte.

Si chiama Cittadino.
Quell’essere umano che ti paga lo stipendio e pretende progetti e realizzazioni senza dover leggere “Si sono verificati cambiamenti negli accordi con i gestori dei sottoservizi elettrici, che non consentono attualmente di procedere alla corretta individuazione dei percorsi di scavo necessari per portare gli utenti dei rifugi”.

Chiaro, il concetto, no?

 
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