“Ritornare alla vittoria per rispetto del nostro club” – .

“Ritornare alla vittoria per rispetto del nostro club” – .
“Ritornare alla vittoria per rispetto del nostro club” – .

Stefano Pioli, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Cagliari.

Il Milan dovrebbe vincere ancora?
“È quello che dobbiamo volere anche noi per una serie di motivi: classifica, orgoglio, rispetto da parte dei nostri tifosi, perché siamo professionisti”.

Florenzi la definì un parafulmine…
“L’unica cosa che mi darebbe fastidio – e non mi dà più fastidio niente – è che la squadra non avesse le motivazioni giuste per finire bene il campionato. Allora non importa come sono. A fine campionato, quando incontrerò la società, si deciderà il nostro futuro. Poi, per come ho capito la figura dell’allenatore, il mio ruolo prevede anche quello di essere un parafulmine, di proteggere la squadra e di proteggere la società: questo per me non è mai stato un problema”.

Come stai?
“La squadra sta facendo bene. Poi siamo a fine stagione, una stagione complicata, dura, quindi c’è chi ha meno energie. Sceglierò chi avrà la migliore condizione possibile”.

Il Cagliari veniva dato per morto…
“È allenato da un grande allenatore. Ho avuto tre maestri: Trapattoni, Bagnoli e Ranieri. Claudio è il top in tutto. Dove è andato ha ottenuto grandi risultati. Sa quanto lo stimo, ma sa anche quanto sia importante per loro la partita”.

Condividi la preoccupazione dei tifosi?
“La società ha dimostrato in questi anni di saper lavorare e di saper essere ambiziosa. La società darà le risposte giuste al momento giusto”.

Come commenti le parole di Maldini?
“Non credo che dovrei essere io a commentare le sue dichiarazioni. In generale, meriti e demeriti devono essere condivisi tra tutti”.

Di cosa ha bisogno Leao per tornare a sorridere?
“Penso che voglia giocare bene, segnare, vincere con la squadra”.

I giocatori si stanno salvando per gli Europei?
“All’inizio della settimana ho detto ai miei genitori che il mio ufficio è sempre lì, quindi chi si sente di aver dato tutto, chi si sente un po’ stanco, l’ufficio era aperto, ma non si è presentato nessuno”.

Il Milan non è lontano dalla vetta dell’Europa League…
“Mi hanno preso in giro anche perché dicevo che l’Atalanta era una delle favorite. Città reale? Solo un anno fa arrivavamo in semifinale di Champions League, poi solo l’eliminazione da parte dell’Inter ha ridotto l’importanza del gol. Poi quest’anno abbiamo dimostrato che siamo lontani da queste squadre. Ma non voglio andare nel futuro… Quest’anno siamo stati lontani da Real e City, poi non siamo lontani da Atalanta e Roma. Il mio rammarico quest’anno sono le due partite contro la Roma”.

De Ketelaere sarà riscattato…
“Lo scorso anno Charles era alla sua prima stagione in un campionato diverso e soffriva di questa novità. Quest’anno si è ritrovato con più esperienza in un ruolo più adatto. Ho mai pensato di cambiare il suo ruolo? No, perché avevamo altre idee”.

Come motivare?
“Secondo me la reazione c’è stata, poi tutti speravamo in qualcosa di più”.

C’è qualcuno che ha più motivazione degli altri?
“Non parlo di motivazioni, ma di condizioni. È normale che chi ha giocato di più sia meno brillante, ma non parlo di motivazioni. Domani metterò in campo la squadra che penso possa garantirmi il risultato”.

Trapattoni e Bagnoli sono difensori… Tu?
“È l’allenatore che dà un’idea, dei principi, dei concetti, poi ci sono le caratteristiche dei giocatori che scendono in campo. Non siamo una squadra difensiva, ma non dobbiamo subire tutti quei gol. Poi è vero che preferiamo fare un gol in più rispetto agli altri piuttosto che subirne uno in meno”.

Dortmund in finale: rimpianti?
“Essere al top nel singolo o nel doppio fa la differenza. Sono quinti, a 25 punti dal Bayer: durante l’anno hanno avuto momenti difficili, poi in Europa sono stati bravi a sfruttare i momenti positivi. Poi potrei dire che se Giroud avesse segnato il rigore forse avremmo avuto loro, ma anche loro hanno avuto l’occasione e ne hanno approfittato”.

Come stanno Kalulu e Bennacer?
“Mi sembrano a posto. Isma sta trovando più ritmo, Pierre non è al 100%, ma sono entrambi pronti a giocare”.

Fase difensiva: l’avversario più difficile del Milan?
“Per tiri e occasioni subite abbiamo subito troppi gol, quindi significa che abbiamo commesso qualche errore di troppo”.

 
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