Al termine di una complessa attività investigativa coordinata dal comandante dell’ Autorità Portuale di Viareggio Silvia Brinisotto la direzione investigativa del sostituto procuratore Sara Polino, i militari della Guardia Costiera hanno interrotto – lungo la filiera ittica versiliese – un’attività criminosa, che secondo l’accusa era gestita da un unico pescatore a danno del consumatore e di numerose attività commerciali.
Nei giorni scorsi i militari della Capitaneria di Porto di Viareggio, su ordine della Procura, hanno eseguito un decreto di perquisizione nell’abitazione di un pescatore e è stato rinvenuto un locale abusivo, adibito alla lavorazione delle vongole, senza autorizzazioni sanitarie.
Il prodotto ittico, una volta pescato, secondo l’accusa, veniva cotto, sgusciato, raffreddato e successivamente conservati in contenitori di polipropilene per poi essere congelati con l’acqua di cottura. Le confezioni di nuclei di tellina sono state poi immesse sul mercato con documenti di tracciabilità errati.
Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, i militari hanno sequestrato 88 vaschette in PVC contenenti, ciascuna, 400 grammi di torsoli di vongole senza etichettatura, corrispondenti a 35 chilogrammi di prodotto ittico congelato.
Il prodotto ittico – dopo essere stato analizzato dal servizio di sicurezza alimentare e sanità veterinaria dell’Asl Toscana Nord Ovest, che ha collaborato alla complessa attività di accertamento – è stato donato in beneficenza.
