La situazione finanziaria di Molise Acque, come riporta TGR Molise, l’ente regionale preposto alla gestione delle risorse idriche nei 136 comuni molisani, è sotto i riflettori a causa dell’ingente debito e delle conseguenti difficoltà nel mantenere l’approvvigionamento idrico dei comuni .
L’azienda speciale regionale, presieduta da Stefano Sabatini, si trova ad affrontare una crisi di liquidità derivante da un credito non riscosso di 12 milioni di euro nei confronti della Grim scarl, società che gestisce le reti idriche comunali ed emette fatture agli utenti finali.
Questo debito ha reso difficile per Molise Acque pagare l’energia elettrica necessaria al funzionamento delle stazioni di sollevamento, che garantiscono l’approvvigionamento idrico dei Comuni. La minaccia di rescissione del contratto da parte del fornitore di energia elettrica, con conseguente aumento dei costi energetici fino all’80%, ha spinto l’azienda a prendere misure drastiche.
Per evitare un collasso del sistema idrico regionale, Molise Acque è stata costretta a ridurre i consumi e a limitare parzialmente il funzionamento di alcune stazioni di sollevamento. Ciò potrebbe tradursi in una riduzione della quantità di acqua fornita ai Comuni o in una limitazione degli orari di funzionamento, con inevitabili disagi per i cittadini.
Stefano Sabatini ha sottolineato l’urgenza della situazione, affermando che il sistema rischia il default se non verranno adottate misure correttive immediate. Le tariffe bloccate dal 2011 non sono più sufficienti a coprire i crescenti costi energetici e operativi, rendendo la situazione finanziaria dell’istituto sempre più precaria.
MoliseWeb è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti https://t.me/moliseweb_it
