le regole non si possono riscrivere” – .

Due posizioni nel voto di ieri in Padania Acque con la conferma dei consiglieri uscenti. Uno è di Cinzia Zampinicandidato per “Cremona Cambia Musica” in consiglio comunale:

“Viviamo una sorta di opacità che caratterizza la campagna elettorale per le amministrative in cui si fa fatica a distinguere i colori e tutto sembra avvolto in una nebbia tipicamente padana, ma oggi la provincia di Cremona si sveglia un po’ di spalle più dritto.

Ieri un salto di consapevolezza sui diritti/doveri connessi alla funzione di pubblico amministratore ha permesso di rinnovare il Consiglio di Amministrazione di Padania Acque secondo le regole stabilite dallo statuto che la società pubblica ha liberamente e unanimemente adottato al momento della sua costituzione .

I sindaci, eletti democraticamente, che rappresentano i rispettivi territori e di conseguenza i cittadini, non hanno ceduto alla pesante invasione di campo tentata da un binomio sempre meno insolito tra Pizzetti e Ventura, che avrebbe chiesto un prolungamento del Consiglio degli Amministratori per un anno non previsto dallo statuto con impegno a dimettersi per scadenza del mandato.

Questa volta il giochetto non ha funzionato e la melassa che sembra avvolgere la politica locale non è riuscita a imbrigliare le coscienze dei sindaci che ETICAMENTE sono andati avanti e a norma di statuto hanno nominato il Consiglio di Amministrazione che guiderà l’AZIENDA PUBBLICA per i prossimi tre anni.

Sì IMPRESA PUBBLICA e quindi di proprietà dei cittadini e non dei partiti con buona pace del guru Pizzetti che ha provato a fare l’influencer scaricando tutto il suo peso politico sulla questione, trascinando in questo tentativo anche l’amico Ventura, preoccupato di andarsene lui tutto il campo libero.

Ma non si può piegare o peggio ancora riscrivere arbitrariamente le regole a proprio piacimento e sostenere la propria posizione sollevando una questione etica. Cari Pizzetti e Ventura, questa non è democrazia, anzi odora di invadenza o, oserei dire, di regime.

I sindaci hanno fatto bene ad agire e mi auguro che non vorranno fare pressioni sui membri del Consiglio di amministrazione affinché tra un anno si dimettano. Ma i due agitatori farebbero bene a rivolgere la loro attenzione etica e morale all’interno dei rispettivi gruppi nazionali, altra situazione che purtroppo sembra unirli.

Cinzia Zampini
Candidato nella lista Cremona Cambia Musica

L’altro intervento è di Giuseppe Trespidi segretario provinciale dell’UDC:

“L’UDC della provincia di Cremona, che si è schierato a favore e sostegno dell’elezione del Consiglio di Amministrazione di Padania Acque SpA nella seduta del 9 maggio in cui è stato approvato il bilancio consuntivo 2023, esprime soddisfazione e plaude ai Sindaci che hanno correttamente interpretato e rispettato lo Statuto della Società per Azioni.

L’Assemblea dei Sindaci ha quindi evitato di lasciare l’organo amministrativo in scadenza o addirittura in proroga, come qualcuno sperava, perché il messaggio che sarebbe stato dato ai Cittadini sarebbe stato estremamente negativo.

Faccio alcune ulteriori riflessioni sul rinnovo integrale del scaduto Consiglio di Amministrazione:

  1. i Sindaci, con il loro voto, hanno evidenziato come la Società sia stata ottimamente gestita in questi tre anni ed i risultati che sono stati ottenuti sotto tutti i punti di vista;
  2. il riconoscimento di questa gestione del Consiglio di Amministrazione a livello nazionale ed internazionale è sotto gli occhi di tutti. Valgono per tutti le disposizioni dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) in materia di qualità tecnica del Servizio Idrico Integrato di Padania Acque SpA;
  3. il Piano d’Ambito e gli investimenti previsti sono stati ottimamente gestiti e realizzati e il prossimo Piano beneficerà anche dei 19 milioni di euro di investimenti a fondo perduto previsti dal Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (PNRR);
  4. sulla qualità del servizio erogato e sull’installazione delle nuove case dell’acqua, i Sindaci hanno raccolto la netta soddisfazione dei Cittadini espressa in diverse circostanze pubbliche.

Infine, l’UDC è più che soddisfatta delle decisioni prese dall’Assemblea dei Sindaci perché ci siamo incanalati in un percorso che introduce il criterio e la consapevolezza di avere un’azienda gestita all’altezza del compito assegnato e da un gruppo dirigente che è più che adeguato e gli auguro buon lavoro per un triennio che sicuramente aumenterà ulteriormente le dimensioni e l’efficienza dell’azienda. L’assemblea dei sindaci che nascerà dalle prossime elezioni non dovrà rinnovare la fiducia a questo Consiglio di amministrazione ma valuterà anno per anno i risultati conseguiti”.

Giuseppe TrespidoIL

Segretario provinciale dell’UDC

 
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