Confindustria Catania è donna, oggi assemblea pubblica e investitura per Maria Cristina Busi – .

Maria Cristina Busi, la prima presidente donna di Confindustria Catania, si è ufficialmente insediata. L’investitura ufficiale è arrivata oggi, nel corso dell’assemblea pubblica di Confindustria presso l’auditorium universitario, nell’ex Monastero dei Benedettini. Il nuovo presidente è stato accolto da un parterre di cui facevano parte anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto Raffaele Fitto. Il suo predecessore, l’imprenditore catanese Angelo Di Martino, si è dimesso dopo una vicenda riguardante presunti pagamenti di protezione alla mafia. Busi è presidente della Sibeg, azienda che produce, imbottiglia e commercializza prodotti a marchio Coca-Cola, attiva dal 1960 nella zona industriale di Catania, con stabilimenti anche in Albania.

Investimenti, sostenibilità e lavoro di squadra

“Mi auguro che diventiamo un volano per tutto il Mezzogiorno. La mia è una bella squadra che mi ha sostenuto in questo periodo elettorale, alla quale sono grato e sulla quale conto molto”, ha detto Busi. Ne fanno parte: Franz Di Bella e Marco Causarano, vicepresidenti, Lucio Colombo, Mario Indovina, Arturo Lentini e il tesoriere Michele Pennisi. “Abbiamo già tutto un programma di temi su cui intervenire. Naturalmente alcuni avranno la precedenza, su altri bisognerà lavorare per anni, ma noi faremo del nostro meglio. Dobbiamo arrivare al centenario di Confindustria Catania, (fondata nel 1926) in buona forma. Come aziende abbiamo tutti fatto enormi investimenti. La parola sostenibilità significa investimenti. Investire significa crederci”.

Colmare il divario con il Nord

“Il Pil pro capite di ogni siciliano è ancora inferiore del 60% a quello degli abitanti del Trentino. Il nostro tasso di occupazione è fermo al 42%. La percentuale di giovani che non studiano e non lavorano è la più alta in Italia. Solo un lavoratore su tre è donna. È un lamento sterile, ma dobbiamo essere consapevoli dell’impegno necessario per colmare i divari che ci separano dalle regioni del Nord, sostenendo progetti virtuosi e costruendo alleanze territoriali”, ha aggiunto Busi.

Legalità, sicurezza e uguaglianza

Nel programma del nuovo presidente di Confindustria c’è spazio anche per i temi della sicurezza sul lavoro, della parità di genere e della legalità. “Aiuteremo le aziende a sostenere percorsi di investimento nel welfare, nell’affermazione della parità di genere, nel sostegno alle lavoratrici e alla genitorialità. Non deve mai mancare una specifica attenzione alla sicurezza sul lavoro. Legalità e rispetto delle regole sono e saranno per noi un valore primario. Lavoreremo per contrastare ogni forma di illecito che danneggi il sano sistema produttivo. Per questo va sempre il nostro grande ringraziamento e il nostro pieno sostegno alle istituzioni e alle forze dell’ordine che quotidianamente combattono l’illegalità. Politiche inclusive, sostegno alle categorie vulnerabili e impegno a favore del capitale umano, rappresentato dalle donne e dai giovani, saranno pilastri importanti. Dobbiamo diffondere il valore della parità di genere in ogni contesto sociale e creare le condizioni affinché i giovani possano restare o ritornare nell’isola che li ha formati”, ha concluso il presidente Busi.

 
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