L’autore Qader chiude lo Zero Festival di Legnano con una riflessione su guerra e razzismo – .

L’autore Qader chiude lo Zero Festival di Legnano con una riflessione su guerra e razzismo – .
L’autore Qader chiude lo Zero Festival di Legnano con una riflessione su guerra e razzismo – .

Gli appuntamenti si sono conclusi venerdì 10 maggio Festa Zero, la rassegna letteraria dedicata agli adolescenti e in particolare agli studenti di scuole secondarie di primo grado a Legnano, al quale hanno partecipato diversi autori, svoltosi nel parco della Biblioteca Civica di Legnano, principale organizzatrice dell’evento.

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A chiudere i cinque giorni di incontri, giochi e laboratori è stato l’autore presente giovedì 9 Sumaya Abdel Qader con il suo libro “In Search of Me”.

Questo è il primo romanzo per bambini dell’autoreche si è dedicato per un anno allo studio dei comportamenti giovanili e alla raccolta di storie di ragazzi e ragazze da cui trarre ispirazione. La ragazza protagonista, Fairùz, è una tredicenne di origini arabe che vive a Milano e si ritrova ad affrontare le difficoltà tipiche dell’adolescenzae allo stesso tempo cerca di comprendere se stessa e la propria identità, diviso tra l’essere italiano e l’essere araboaffrontare chi non la accetta per quello che è, nel tentativo di capire chi è e chi vuole essere.

La protagonista ha molte somiglianze con l’autrice, anche se molti degli eventi prendono spunto dai racconti da lei raccolti in preparazione alla stesura del libro. “Sono di origine giordano-palestinese. Nella mia vita ho faticato a capire se fossi più vicino alle mie origini o se fossi più italiano, finché… Ho imparato ad accettare la mia pluralità – ha detto l’autore -. Essere italiani significa amare il Paese e volerne il bene. All’estero mi sento italiano, parlo meglio la lingua e conosco meglio la sua storia. Ma non tutti gli italiani lo riconoscono e da questa mentalità può nascere il razzismo. Anche Fairùz ha dei pregiudizi, ma invece di generalizzare cerca di lavorare su se stessa. Ho pensato che fosse importante far riflettere anche i più giovani su questo”.

Nella discussione i ragazzi hanno affrontato tquestioni mature come il razzismo, il pregiudizio, la discriminazione nei confronti di chi è dichiaratamente musulmano, la formazione di una mentalità aperta e matura, la responsabilità del voto, ma anche le domande sull’attualità. In effetti, molti ragazzi volevano saperlo come Qader sta vivendo l’attuale conflitto in Palestina, viste le sue origini: “Non ho subito discriminazioni e ne parlo con i miei amici e familiari. È una situazione che mette alla prova la nostra capacità di dialogare e di credere nella libertà – ha detto – Vorrei che si facesse di più per trovare soluzioni alternative alla guerra”.

L’ultimo incontro dello Zero Festival si è rivelato stimolante sia per l’autore che per gli studenti, concludendo in bellezza l’evento annuale.

 
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