Barilla ha festeggiato i suoi 30 anni a Novara donando un’ambulanza alla Croce Rossa – .

Lo scorso 3 maggio 2024 si sono aperte le porte dello stabilimento di Corso Vercelli, fondato nel 1953 con i prodotti Pavesi, divenuto Barilla nel 1994.

I numeri di fabbrica

Esteso su una superficie di 183mila metri quadrati, lo stabilimento Barilla ha oggi sfornato oltre 55mila tonnellate di prodotti ogni anno, impiegando oltre 334 persone di 12 nazionalità diverse, avendo assunto negli ultimi 5 anni 65 persone con contratto a tempo indeterminato.

Nel 2022 sono stati investiti oltre 10 milioni di euro per ampliare la propria capacità produttiva, oltre 200 milioni negli ultimi 15 anni.

Un centro guidato dalla direttrice Federica Massari che lavora nel gruppo da 15 anni e che oggi gestisce lo stabilimento di Novara dove 2 dirigenti su 3 sono donne: «Lavoriamo 134 materie prime con 9 linee, cioè forni, per 37 ricette, 489 codici di confezionamento e 101 prodotti sugli scaffali” ha spiegato. Numeri che fanno capire la produttività e che sono stati elogiati dal ministro Paolo Zangrillo e dal sindaco di Novara Alessandro Canelli.

Un’ambulanza donata alla Croce Rossa

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Proprio per festeggiare i 30 anni, Barilla, su iniziativa di alcuni dipendenti, ha donato alla Croce Rossa di Novara un’ambulanza attrezzata per le emergenze neonatali, che servirà il quadrante: «Questo veicolo sarà un fiore all’occhiello – ha illustrato Paolo Pellizzaripresidente Cri Novara – questo mezzo sarà un fiore all’occhiello che consentirà, con la culla termica, di trasportare i neonati all’Aou o nei centri specializzati che ci verranno indicati”.

Presente anche per l’occasione Rosario Maria Gianluca Valastropresidente nazionale della CRI, ha sottolineato i 160 anni di impegno della Croce Rossa, con un valore importante.

La centralità della persona anche nel discorso del titolare, Luca Barilla: «Ho imparato da mio nonno e da mio padre a comportarci bene nella vita, valorizzando l’eredità che ci è stata lasciata, le persone che lavorano. Questo è un momento molto difficile, che ci fa interrogare sul futuro, ma parallelamente abbiamo l’opportunità di migliorare i servizi, puntando sulla sostenibilità che non deve essere solo un luogo comune. Dobbiamo dare prospettiva al Pianeta attraverso l’educazione e la formazione. I problemi che ci assillano sono figli dell’ignoranza del mondo e tre devono diventare i nostri pilastri: famiglia, scuola e lavoro. Siamo sempre stati orgogliosi di pagare le tasse e di cercare di dare il buon esempio. La solidarietà è uno dei valori fondamentali e dobbiamo ringraziare chi dona il proprio tempo”.

Tra i progetti sostenuti a Novara, la collaborazione con Angsa, che coinvolge i ragazzi con autismo e i loro educatori nell’allestimento dei prodotti nello spaccio aziendale, e quella con l’Unione Italiana Ciechi.

 
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