inizia la XXIX edizione del Salone – .

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Il settore della conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali assume oggi un ruolo fondamentale nella transizione energetica e nella promozione della sostenibilità delle città, dei centri storici, dei borghi e del patrimonio architettonico complessivo. Non è un caso che negli ultimi anni il mondo del restauro abbia attraversato una fase di rapida crescita, spinta da diversi fattori come sisma, eco e super bonus facciate, oltre ai finanziamenti europei del Piano Nazionale Risanamento e Resilienza (Pnrr) .

Un impulso che ha rafforzato le imprese della filiera, generando un incremento delle attività e aprendo la strada a nuove opportunità: sfide importanti che richiedono l’attenzione di esperti e istituzioni. Attualmente il principale driver di questa crescita è rappresentato dai finanziamenti del Pnrr che, fino al 2026, costituiranno l’ossatura degli appalti pubblici nel settore del restauro e della riqualificazione. Le risorse stanziate comprendono: 1,1 miliardi di euro per la rigenerazione dei piccoli siti culturali, del patrimonio culturale religioso e rurale, e 2,72 miliardi di euro per l’industria culturale e creativa 4.0. Dicembre 2024 inaugurerà l’anno giubilare, un’occasione senza precedenti di riqualificazione architettonica e urbana, sostenuta da ingenti fondi che dovranno essere dispiegati entro la fine dell’anno.

È in questo scenario che il Salone Internazionale del Restauro, in programma a Ferrara Expo dal 15 al 17 maggio, si prepara ad alzare il sipario. Con una proposta culturale e un’area espositiva prestigiosa e
interesse, Restauro 2024, primo e unico appuntamento in Italia qualificato a livello internazionale ISO2563 e certificato Isfcert, proporrà una tre giorni dinamica e funzionale, dove esperti e operatori potranno confrontarsi
condividere conoscenze, descrivere processi, scoprire materiali, tecnologie e soluzioni per un futuro sostenibile, efficiente, digitale e integrato per l’intero settore.

«Hub di riferimento mondiale nel campo dei Beni Culturali e Ambientali, Restauro 2024 è un luogo di incontro e di scambio di conoscenze che contribuisce all’unisono alla tutela dell’inestimabile patrimonio storico-artistico mondiale, ma è anche un terreno di unione, dove culture diverse, talvolta anche in conflitto, si uniscono per abbracciare un obiettivo comune dato dalla valorizzazione e conservazione dei singoli patrimoni culturali – dichiara Andrea Moretti, presidente di Ferrara Expo – Caratterizzata da una proposta espositiva unica e da un autorevole programma convegnistico e didattico, la Mostra è una vetrina dell’eccellenza del restauro italiano, una professione di altissimo prestigio, che affonda le sue radici nell’artigianato dal significato più nobile. L’Italia, con il suo modello di valorizzazione del patrimonio culturale, è un esempio virtuoso che attira l’attenzione di numerosi Paesi nel mondo, desiderosi di rafforzare questo aspetto. Il Salone del Restauro assume in questo contesto un ruolo di primo piano, qualificandosi come una piattaforma autorevole in cui si tracciano le direzioni future del settore, motore di crescita culturale, sociale ed economica”.

«Ferrara è lieta di aprire le porte all’ormai tradizionale Mostra Internazionale del Restauro a Ferrara Expo, un evento di assoluto rilievo in Italia e punto di riferimento mondiale per la tutela e la conservazione del patrimonio culturale e ambientale. Si tratta di una vetrina importante che dà lustro alla nostra città, patrimonio UNESCO, con una serie di iniziative e approfondimenti volti a gettare le basi per affrontare le nuove sfide del settore. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo importante evento”, ha affermato il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri.

«Prosegue proficuamente la collaborazione del Comune di Ferrara, che sarà presente al Salone Internazionale del Restauro, per il terzo anno consecutivo insieme alla Fondazione Ferrara Arte, con uno stand dedicato ai restauri recentemente eseguiti, volti a tutelare il patrimonio culturale della città patrimonio e restituirlo alla città e ai turisti. Una parte sarà dedicata allo Spazio Antonioni, un nuovo museo per Ferrara, che si aggiunge agli altri già attivi sul territorio e che inaugurerà il 31 maggio, riportando alla luce parte dei 47mila oggetti – tra documenti, filmati e tanto altro inoltre – che il regista Michelangelo Antonioni ha donato alla sua città natale. Altro focus sarà sul recente restauro dell’imponente tela di Giuseppe Avanzi (circa 36 metri quadrati), del 1695, tornata dopo quasi ottant’anni nella Chiesa di San Cristoforo alla Certosa al termine di un complesso restauro”, spiega il l’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli.

TECNOLOGICO, INNOVATIVO, SOSTENIBILE: UNO SGUARDO ALLA FIERA

Crocevia dinamico e stimolante in cui interagire e condividere know-how ed esperienze, il Salone Internazionale del Restauro offrirà alla business community un’impareggiabile opportunità per mettere in luce competenze e professionalità per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico. In un settore sempre più complesso in cui mercati e professionisti sono chiamati a dialogare e interagire, sviluppando un approccio progettuale condiviso e sinergico, i padiglioni di Ferrara Expo offriranno una visione degli ultimi prodotti e soluzioni disponibili e forniranno una panoramica delle sfide e trend che stanno caratterizzando il settore.

Esporranno in fiera aziende specializzate nel restauro di beni artistici, storici e archeologici, nel restauro conservativo e di consolidamento, nonché aziende che producono o distribuiscono macchine innovative per la conservazione dei beni culturali. Saranno rappresentate tecnologie, strumenti e diagnostica all’avanguardia per sottolineare l’importanza della ricerca scientifica anche in questo ambito. Fungendo da catalizzatore per un’ampia gamma di settori altamente interconnessi, la fiera presenterà una vasta gamma di prodotti e servizi, come materiali di nuova generazione, impiantistica, pulizia e restauro delle superfici, illuminotecnica, multimedia e software per la progettazione, edilizia Modellazione (BIM), soluzioni antisismiche, attrezzature per la sicurezza e di cantiere, proposte di riqualificazione energetica.

Università, istituti d’arte, scuole di restauro, laboratori ed enti di formazione, centri di ricerca e catalogazione, insieme ad enti pubblici e privati ​​che si dedicano all’ambiente, alla tutela e al recupero saranno parte integrante del Salone: ​​una partecipazione strategica che testimonia l’impegno comune nel voler valorizzare l’intero settore. E ancora, musei, biblioteche, archivi e servizi editoriali saranno fondamentali per promuovere la collaborazione tra soggetti diversi e garantire la tutela e la salvaguardia del ricco patrimonio culturale italiano.

PONTI CULTURALI E RELAZIONI DI VALORE: I PLUS DEL RESTAURO 2024

L’edizione 2024 del Salone Internazionale del Restauro gode anche del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, (MiC) che sarà presente con un’ampia area istituzionale dedicata. Lo spazio del Ministero, oltre ad ospitare istituti, musei, segreterie e sovrintendenze, sarà il cuore pulsante di tre ricche giornate scandite da workshop, laboratori per centinaia di giovani e sessioni di approfondimento per valorizzare le conoscenze e le conoscenze degli operatori nel settore.

La componente congressuale sarà particolarmente sensibile al rapporto tra restauro e sostenibilità ambientale, promuovendo pratiche e metodologie rispettose dell’ambiente e che facciano ampio uso di materiali ecocompatibili. Un impegno che evidenzia la consapevolezza dell’importanza di preservare il patrimonio culturale in modo responsabile e sostenibile per le generazioni future.

Sempre nell’area MiC verranno presentate e discusse le diverse competenze realizzate in alcuni cantieri di particolare importanza. Queste buone pratiche offrono uno sguardo privilegiato sulle sfide e sulle soluzioni adottate durante gli interventi di restauro e conservazione di importanti siti storici e monumenti: dai complessi interventi di miglioramento sismico alle innovative metodologie di restauro conservativo, questi contributi rappresentano un prezioso patrimonio di conoscenze e competenze, un incontro punto di crescita e sviluppo continuo delle pratiche nel campo del restauro e della conservazione dei beni culturali.

Verso la Settimana del Restauro: delegati da 16 Paesi alla scoperta del restauro Made in Italy. Momento centrale della Settimana del Restauro, evento itinerante che promuove il restauro Made in Italy sui mercati globali, sarà il Salone del Restauro. Grazie alla partnership con Assorestauro e alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Ice Agenzia, Restauro 2024 è pronta ad ospitare il 15 e 16 maggio i prossimi 50 delegati internazionali provenienti da 16 paesi: Albania, Arabia Saudita, Azerbaigian, Bulgaria , Giordania, Iran, Israele, Kosovo, Libano, Libia, Marocco, Mozambico, Stati Uniti, Turchia, Ucraina e Uzbekistan. Nazioni che mostrano un’attenzione crescente al recupero del proprio ‘cultural Heritage’ – patrimonio storico-artistico da valorizzare all’interno della comunità – e che guardano all’Italia come centro di eccellenza per prodotti, servizi, tecnologie e know-how legati al mondo del restauro e della conservazione del patrimonio culturale. La Restoration Week accoglierà, nella settimana dal 13 al 17 maggio, la numerosa delegazione straniera, offrendo loro l’opportunità unica di immergersi nel mondo del restauro attraverso esperienze esclusive e incontri diretti con i professionisti del settore.

Assorestauro ha programmato incontri direttamente sui cantieri, con l’obiettivo di facilitare lo scambio di conoscenze tra gli esperti di restauro italiani e i loro interlocutori internazionali. Il programma della Settimana del Restauro 2024 prevede, tra le altre cose, visite a luoghi normalmente non accessibili ai visitatori. Inizieremo dalla Lombardia, con i cantieri del Duomo di Milano e del Castello Sforzesco, per poi proseguire fino alle Scuderie di Montel vicino a San Siro. Il viaggio proseguirà in Emilia-Romagna, dove si svolgeranno attività di scambio internazionale all’interno dei padiglioni Restauro 2024 e dove sono previste aperture eccezionali: i delegati accederanno al cantiere recentemente terminato della Chiesa di San Paolo a Ferrara, chiuso al pubblico pubblico dal sisma del 2012, e visiterà l’ex convento dei Teatini, attualmente in restauro. La tappa finale sarà a Crevalcore, vicino Bologna, per esplorare il cantiere di ricostruzione del Teatro Comunale.

 
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