Il direttore generale Andrea Nardelli alla Cerimonia di Laurea dell’Università di Trento – .

(foto UniTrento)

Aquila Basket protagonista alla cerimonia di laurea dell’Università di Trento: questa mattina nell’evento in Piazza Fiera, che ha coinvolto oltre 400 laureati che hanno conseguito il titolo negli ultimi mesi, ha parlato agli studenti anche Andrea Nardelli, laureato in Economia all’Università di Trento nel 2008 e direttore generale di Aquila Basket Trento.

Dal comunicato ufficiale dell’Università del Trentino:

Rivolgendosi alle centinaia di giovani presenti in piazza, Nardelli ha citato Jack Kerouac per ricordare il momento di confusione dopo la laurea: «Mi piacciono troppe cose e mi ritrovo sempre confuso e preso a correre da una stella cadente all’altra». Alcune esperienze, però, hanno contribuito a rendere Nardelli la persona che è oggi. Il manager li ricorda associandoli ad alcune parole chiave: difficoltà, diversità, consistenza e valore. Per parlare di difficoltà – ma anche di ‘sofferenze’ – facciamo un salto indietro al 2001, quando Nardelli si trasferisce negli Stati Uniti per frequentare il quarto anno del liceo: «Ripensandoci oggi – spiega – penso che sia stato uno dei momenti in cui il mio personaggio si è formato in modo significativo e per certi versi definitivo”. La seconda tappa del percorso formativo – umano e intellettuale – è quella che lo porta a Budapest per l’Erasmus: «Era il 2005 e all’epoca Trento e il Trentino non erano ancora straordinariamente internazionali come lo sono oggi. Vivere in Ungheria con persone provenienti da tutto il mondo è stato incredibile.” Lì, in un ambiente così internazionale, Nardelli capisce l’importanza dell’università che «non è solo questione di libri di testo, lezioni e stage, ma crea un ambiente culturale effervescente per l’intera comunità». Poi, l’incontro con l’Aquila Basket: «Ho iniziato come volontario. Mi occupavo praticamente di tutto tranne che di giocare a basket. Ho appeso cartelloni pubblicitari, attaccato adesivi, allestito campi… E nel frattempo ho avuto la straordinaria opportunità di viaggiare, incontrare persone, imparare e curiosare”. Questo è il consistenza per Nardelli, la capacità di avere costanza e mantenere il livello di prestazione nel tempo: «Questa qualità non si nasce, ma la si acquisisce: lavorando, studiando, incuriosindosi, confrontandosi, impegnandosi, fallendo, alzandosi e continuando a lavorare» . L’intervento di Andrea Nardelli è proseguito con il concetto di “creare valore” che per il manager – e per l’azienda che dirige – è «contribuire a creare comunità migliori: più giuste, più inclusive e più sostenibili. Per un’azienda “creare valore” significa smettere di essere un prodotto del territorio per diventare un asset per il territorio”. Rivolgendosi alla piazza, ha ricordato: «Il profitto, o la vittoria, non possono essere gli unici parametri che determinano il nostro futuro. Non possiamo più permetterci un mondo come questo”. E ha concluso: «Adesso anche tu puoi incidere “dall’interno del sistema”. Non avere paura. Sii coraggioso. Tocca a voi”.

 
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