La voglia di essere… Longo. La Serie A del Como è passata anche dal suo lavoro – .

La voglia di essere… Longo. La Serie A del Como è passata anche dal suo lavoro – .
La voglia di essere… Longo. La Serie A del Como è passata anche dal suo lavoro – .

Seconda stagione in Serie B quale Come era iniziato da poco, nell’agosto 2022, subito segnato da un avvio particolare: motivi di salute, mai espressamente spiegati, tengono lontano dalla panchina del Como coach Giacomo Gattuso, con il club che temporeggia nella nomina di un nuovo allenatore. Fino, però, al 20 settembre 2022, quando Gattuso si dimette e la proprietà affida la prima squadra a un tecnico esperto come Moreno Longoche aveva ottenuto promozioni con Frosinone e Alessandria.

La squadra lombarda non è messa benissimo, solo tre punti in sei giornate e penultimo posto, ma arriva la lenta svolta, e la stagione si chiude al tredicesimo posto in classifica, con 47 punti, due in meno di quanto sarebbe servito per raggiungere i playoff: Il bottino di Longo, però, è ottimo (44 punti in 32 partite) e il Como lo conferma anche per la stagione successiva, che è quello attuale. Con lui si gettano ulteriori basi per il “progetto Serie A”, ma lo scorso 13 novembre il fulmine a ciel sereno: Longo, con un sesto posto in classifica e una media di 1,75 punti a partita, viene esoneratoe sostituito ad interim da Cesc Fabregas, allenatore della Primavera.

“Se ci penso mi sento ancora un po’ arrabbiato: essere spiazzato per risultati deludenti va bene, ma se i risultati ci sono… Ecco perché ero arrabbiato. Ma il cambio è stato fatto solo per fare spazio a Fabregas, motivo. In ogni caso mi congratulo con lui e Roberts per il lavoro che abbiamo fatto anche noi, ed eravamo ancora in fase di costruzione, quindi era più difficile correre così,” Lo ha detto Longo in una recente intervista. A La Gazzetta dello Sportma sempre da rosa la motivazione della scelta da parte del club è arrivata anche attraverso le parole di Mirwan Suwarso. “Avevamo vinto partite senza merito, rischiando troppo: un percorso che non avrebbe portato lontano. Meglio cambiare subito, poi sarebbe stato tardi”, ha pensato il manager indonesiano.

Dove sta la verità non è compito nostro dirlo. Quel che è certo è che Longo ha contribuito al raggiungimento di questo obiettivo; certamente non nati solo in questa stagione, ma voluti e programmati nel tempo.

 
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