Mare, ecco le zone del litorale con divieto di balneazione – Pescara – .

PESCARA. Una delibera di 20 pagine con nove allegati: così la giunta regionale definisce ufficialmente la qualità del mare d’Abruzzo. La stagione balneare inizia con sei tratti non balneari in cui i sindaci dei comuni interessati dovranno firmare ordinanze di divieto di balneazione. Sei punti di campionamento “falliti” per la qualità delle acque, su un totale di 113 lungo i 126 chilometri di costa, sono oggettivamente pochi. Per tre di questi, inoltre, ci sarà un test di appello che potrà riabilitarli alla balneazione molto presto. Le prossime analisi, infatti, sono previste per lunedì 13 e martedì 14 maggio. Nel complesso, i risultati dei precedenti campionamenti di Arta Abruzzo, su cui si basa la delibera della giunta regionale, delineano un quadro in miglioramento rispetto allo scorso anno con un +0,6% di chilometri di costa e 91 punti di monitoraggio in aula “eccellenti”. Undici punti sono classificati come buoni, cinque sufficienti e sei scarsi. La sezione di Teramo è la migliore: nessun campionamento è stato classificato come scarso, solo uno è sufficiente, due sono buoni e tutti gli altri sono ottimi.
LA RISOLUZIONE.
Porta la firma di Emanuele Imprudentericonfermato vicepresidente del Consiglio con delega anche all’Ambiente, la delibera che rende operativo il lavoro dei tecnici sia dell’ARTA che del dipartimento regionale Infrastrutture e Ambiente e del Servizio Lavori Marittimi.
Annualmente, la Regione individua le acque balneabili e balneabili, le acque non balneabili e definitivamente vietate, e le acque temporaneamente non balneabili per motivi igienico-sanitari e soggette a misure di gestione, indicando contestualmente le nuove acque di balneazione o le variazioni sia dei punti di controllo che dell’estensione territoriale delle acque di balneazione.
LE ZONE ROSSE.
Quest’anno inizia la stagione balneare con le seguenti zone temporaneamente interdette: Pescara, zona antistante via Leopardi; Rocca San Giovanni, zona antistante al km 484,625 della strada statale 16 e Vasto, lungomare Cordella, zona monumento ai bagnanti. Restano però interdetti definitivamente questi altri tre punti della costa per il 2024: Ortona 350 metri a sud della foce del fiume Foro; Ortona 200 metri a sud della foce del fiume Arielli; San Vito Chietino 100 metri a nord della foce del fiume Feltrino. Per i primi, cioè i tratti di mare temporaneamente chiusi, ci sarà molto presto un esame di riparazione.
Il programma di monitoraggio, per rilevare la quantità di Escherichia coli e di Enterococchi intestinali nelle acque marine, i due parametri “sentinella”, dovrà essere effettuato secondo un calendario di campionamento regionale, d’intesa tra la Regione Abruzzo e l’Arta. E consiste in un campionamento, da effettuare mensilmente, da aprile a settembre. Il periodo tra un prelievo e il successivo non può superare i 30 giorni.
I LAGHI MONITORATI.
Dalle analisi riportate negli allegati alla delibera si rileva anche un elevato livello di qualità delle acque nei laghi abruzzesi. I dati dei campioni prelevati sul Lago di Scanno riconfermano la classe “eccellente” in tutti e 5 i punti di monitoraggio. Il Lago di Barrea riconferma la classe “buono” per il punto denominato “davanti a Gravare” e “ottimo” per il punto “davanti a Convento”. Per il punto denominato “davanti al Colle Ciglio” si registra però un progressivo miglioramento che lo promuove alla classe “sufficiente”.
LE PROVE D’APPELLO.
La deliberazione consiliare stabilisce che, per le acque di balneazione temporaneamente interdette, siano adottate le seguenti misure di gestione: monitoraggio più intensivo, con frequenza quindicinale; l’individuazione delle cause di inquinamento, da parte delle amministrazioni comunali competenti per territorio, con misure adeguate a prevenire, ridurre o eliminare tali cause, anche ai fini della riapertura delle acque di balneazione stesse. E ancora: l’indicazione delle misure adottate, sempre dai Comuni interessati, da riportare nel profilo delle acque di balneazione, per ridurre o eliminare eventuali cause di inquinamento; l’adozione da parte dei Comuni di specifica segnaletica, con l’avviso di divieto di balneazione, per evitare che i bagnanti siano esposti ad inquinamento.
A seguito dell’attivazione di tali misure, le acque di balneazione classificate di “scarsa” qualità potranno essere riaperte alla balneazione, previa richiesta del Comune territorialmente competente al Servizio Lavori Marittimi e Acque Marine della Regione, con la comunicazione delle misure di risanamento messe in atto. a posto. atto e l’esito favorevole di due prelievi di routine consecutivi per i parametri batterici. Per le acque classificate di “scarsa” qualità invece per cinque anni è previsto il divieto permanente di balneazione per tutta la stagione 2024. In questo caso non esistono accertamenti risolutivi: se ne riparlerà nel 2025. Infine, in uno degli allegati, si può leggere il lungo elenco con 32 località della costa dove le acque non sono utilizzate per la balneazione e sono permanentemente vietate : le foci dei fiumi e torrenti e le aree portuali.

 
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