Sindacato USB di Catanzaro sul piede di guerra: proclamato stato di agitazione all’Asp

“Noi soci di USB Sanità Catanzaro annunciamo ufficialmente la proclamazione dello Stato di agitazione all’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro. Questa decisione è il primo passo verso una possibile futura invocazione di sciopero”. È quanto si legge in una nota diffusa dal sindacato stesso. “È con grande preoccupazione – scrivono i sindacalisti di USB Sanità Catanzaro – che prendiamo questa decisione, consapevoli che uno sciopero metterebbe in grave crisi un sistema sanitario già messo a dura prova da anni di mala gestione e di tagli lineari al personale e ai posti letto. Tuttavia, come operatori sanitari, anche se abbiamo sempre messo al primo posto con professionalità e passione la cura degli altri, in questo momento ci troviamo costretti ad agire di fronte ai gravi problemi che affliggono il nostro ambiente lavorativo. Prima di arrivare a questa drastica decisione, abbiamo più volte espresso le nostre preoccupazioni al management della Società. Purtroppo, nonostante le nostre richieste, non sono state adottate misure adeguate”.

Le “molteplici” ragioni dello stato di agitazione

Le ragioni che hanno spinto i sindacalisti a proclamare lo stato di agitazione sono molteplici: “La forte carenza di personale sia all’interno delle strutture ospedaliere che delle unità del Suem 118. Il mancato pagamento dei servizi aggiuntivi forniti dal personale nel mese di agosto 2023. Mancata consegna dei buoni pasto, ancorché previsti dalla normativa nazionale. Le numerose segnalazioni pervenute alla nostra Organizzazione Sindacale riguardanti la mancanza di sicurezza sul lavoro, con locali non adeguatamente attrezzati, nuovi mezzi di soccorso sprovvisti di airbag lato passeggero e lavoratori che effettuano il turno di lavoro da soli con il rischio di non essere soccorsi in caso di malattia improvvisa. La mancata remunerazione del tempo di vestizione e svestizione e l’assenza di una banca ore per consentire l’accumulo di tali tempi come credito orario. La mancata corresponsione del premio di produttività per gli anni 2021, 2022 e 2023. La mancanza di un regolamento interno che disciplini il trasferimento dei lavoratori tra i vari reparti e tra le varie unità ospedaliere, che favorisce una gestione poco trasparente delle variazioni intraaziendali . Violazioni relative ai tempi di riposo successivi al turno notturno e errata erogazione delle ferie annuali. Ripetute richieste non conformi al CCNL prodotte dall’ufficio gestione risorse umane come la disposizione delle ferie per i lavoratori in entrata con variazioni compensative o con ricongiungimenti familiari. A ciò si aggiungono i lunghissimi tempi di attesa perpetuati dallo stesso ufficio per vedere riconosciuti questi diritti fondamentali. A tutto ciò si aggiunge un atteggiamento ostile nei confronti dei dirigenti sindacali della nostra organizzazione ai quali più di una volta si sono viste negare informazioni su molteplici pratiche amministrative dei loro iscritti che giacciono da tempo sui tavoli delle sedi aziendali”.

USB Sanità Catanzaro invita tutti i lavoratori dell’azienda e tutti i cittadini della provincia di Catanzaro ad unirsi alla protesta: “Non possiamo più ignorare questi gravi problemi che minano la qualità del nostro lavoro e mettono a rischio la salute dei pazienti. Ribadiamo infatti che la nostra protesta non è solo volta a migliorare le condizioni di lavoro, ma anche a garantire una migliore assistenza al nostro sistema sanitario provinciale e regionale. È con questo spirito che oltre alla proclamazione dello stato di agitazione, la nostra Organizzazione Sindacale avvierà opportune segnalazioni agli organi competenti per verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”.

 
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