La RedBull migliora. McLaren favorita ma la Ferrari ci crede – Analisi Tecnica – .

La RedBull migliora. McLaren favorita ma la Ferrari ci crede – Analisi Tecnica – .
La RedBull migliora. McLaren favorita ma la Ferrari ci crede – Analisi Tecnica – .

Bisognerà aspettare anche le qualifiche per poter parlare della scala di valori di questo fine settimana. L’incidente di Perez al termine del terzo turno di prove libere ha di fatto impedito a quasi tutti di effettuare un giro di simulazione di qualifica in buone condizioni ed i risultati ottenuti non lasciano ovviamente certezze. Solo le McLaren sono riuscite ad ottenere una risposta veritiera, che è valsa al team di Woking anche le prime due posizioni in classifica e la candidatura a essere il favorito di giornata, con un Piastri davvero ben ispirato fin qui, su una pista impegnativa come quella di il Santerno.

Abbiamo provato comunque a confrontare i vari dati raccolti, con il giro di Leclerc (quello di Sainz ha letture praticamente identiche) effettuato circa a metà sessione, accostato all’ultimo giro di Oscar Piastri e Verstappen, effettuato dopo aver già tagliato il traguardo, quindi con l’olandese costretto alzare il piede negli ultimi metri.

La prima cosa che notiamo è che dai dati di questa sessione la McLaren risulta essere una vettura davvero di alto livello, con un compromesso complessivo davvero eccellente tra carico aerodinamico, velocità di accelerazione e gestione dei trasferimenti di carico (laterali e longitudinali) che, tutto combinati insieme, producono le performance che stiamo osservando finora. Interessante notare i riferimenti alla Red Bull, apparsa sensibilmente migliorata ma non ancora a posto. L’impressione è che la pista di Imola, con i suoi cordoli complicati, richieda un assetto leggermente più morbido, ma che nel primo giorno di prove libere questa “morbidezza” sia stata incredibilmente mal digerita dalla RB20, soprattutto a livello di beccheggio della vettura.

L’antidoto che gli ingegneri di Milton Keynes hanno messo in pista sembra essere una vettura un po’ più rigida sulle sospensioni, ma è diventato difficile per i piloti attaccare i cordoli, aspetto di cui Verstappen si è lamentato a fine sessione. Con il pieno di carburante questo effetto è un po’ mitigato dalla maggiore massa della vettura, ma il proseguimento della serie di pole consecutive per Verstappen potrebbe essere a rischio se l’olandese e i suoi tecnici non troveranno un antidoto in questi minuti che anticipano qualifica definitiva per il problema in condizioni di vettura scarica e gomma morbida. In effetti il ​​settore centrale di Verstappen continua ad essere un po’ il suo punto debole, anche se questo aspetto è stato decisamente attenuato nelle simulazioni di passo e con gomme medie.

Ferrari in lotta con i migliori

Per quanto riguarda il team di Maranello, l’impressione è che gli assetti non siano stati stravolti ma solo ottimizzati e che la SF24 messa in pista nelle terze prove libere sia stata la naturale evoluzione di quella delle prime due sessioni. Dai dati notiamo ancora la guida decisamente aggressiva di Leclerc rispetto al retrotreno, unita ad altri dettagli dello stile di guida del monegasco che non si vedevano dal debutto della SF23 la scorsa stagione. Leclerc, ad esempio, ha ricominciato a non alzare completamente il piede dal gas a centro curva, nel tentativo di far ruotare la vettura più velocemente e di avere più risposta di trazione in uscita. Tutti fattori che fanno lavorare di più il posteriore, tanto che durante queste prove libere Leclerc ha commesso per molti giri qualche errore, perdendo il posteriore in uscita di curva. Sembra quindi che Leclerc abbia la macchina “in mano” per così dire e stia solo lavorando per capire quale sia il limite estremo a cui portarla. La buona prestazione di Sainz, del tutto simile nei dati a quella di Leclerc, sembra stabilire una vettura che si adatta bene ad entrambi i piloti, ma, chiaramente, saranno le qualifiche a fornire le dovute conferme, come la confidenza con la vettura è quella che un pilota esprime sopra. il tutto quando si tratta di spremere fino agli ultimi centesimi dalla sua monoposto.

Qualifica fondamentale e all’avanguardia

Il risultato delle qualifiche sarà sicuramente fondamentale in ottica gara, vista la generale difficoltà nei sorpassi su questa pista, e l’impressione è che ci sia il potenziale per assistere ad una “sfida a 3” molto interessante tra McLaren, Ferrari e RedBull. La pista farà il resto, impegnando i piloti in una delle sfide più belle dell’anno, visto che a Imola si tratta di percorrere ogni singola curva.

 
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