Cerignola audace, con Raffaele in panchina un netto cambio di direzione – .

Cerignola audace, con Raffaele in panchina un netto cambio di direzione – .
Cerignola audace, con Raffaele in panchina un netto cambio di direzione – .

L’eliminazione dai playoff per mano della Casertana non cancella quanto di buono fatto vedere dal Cerignola a fine stagione: gli Ofantini escono senza perdere dai play-off promozione, penalizzati negli ottavi dal peggior piazzamento in classifica, fattore che invece era stato sfruttato all’esordio contro il Giugliano. Due partite di post-season e altrettanti pareggi, quest’ultimo una costante molto ricorrente nel torneo appena concluso. Tuttavia, questo è indiscutibile particolarmente positivo l’ultimo segmento competitivo (dando un voto ampiamente sufficiente all’anno) con l’avvento di Giuseppe Raffaele in panchina. Il tecnico siciliano, scelto a metà marzo per prendere il posto di Tisci, al suo arrivo ha trovato una squadra in difficoltà e smarrita, con un record di otto vittorie consecutive. Subito, l’allenatore ha dato una scossa soprattutto a livello mentale e caratterialeanche se all’esordio ha subito una sconfitta – immeritata, però – a Catania. L’incantesimo si è spezzato il giorno successivo, quando le ‘cicogne’ hanno battuto in extremis il Potenza, dando il via alla rimonta conclusasi con il settimo posto finale.

In nove partite, il bilancio complessivo di Raffaele conta quattro successi, tre pareggi e due sconfitte: una media di tutto rispetto che chissà, in caso di appuntamento anticipato di qualche settimana, avrebbe significato qualche gradino in più da scalare. Al di là dei meri aspetti numerici, i benefici portati dall’allenatore sono stati molteplici: il ritorno al 3-5-2 è stata una mossa fondamentale, rivelandosi la formazione migliore per esprimere le qualità di una squadra che ha ritrovato fiducia e consapevolezza nelle proprie capacità, restituendo ai gialloblù le classiche caratteristiche di lotta, determinazione e determinazione; un’azione organica e di raccordo tra le due fasi, con la realizzazione di più gol in ogni partita e una difesa capace di riorganizzarsi, concedendo appena sette gol alle rivali. Inoltre, il lavoro svolto va interpretato non solo sull’attualità, ma anche e soprattutto in una prospettiva futura.

Indipendentemente dal risultato sportivo ottenuto, questo periodo è stato utile per gettare le basi per il prossimo campionatopoter valutare quali giocatori saranno ancora adatti e quali potrebbero non essere adeguatamente adatti agli schemi dell’allenatore. La sinergia tra Raffaele, il ds Di Toro e la società verrà poi sintetizzata più avanti, in sede di mercato. Intanto giovedì pomeriggio si è svolto l’ultimo atto dell’anno per l’Audace: allenamento finale al “Monterisi” a porte aperte, con i saluti e l’affetto dei tifosi.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT AMP-Borsa oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in parità. Sul podio Pirelli, Leonardo e Recordati. Vendite su Tim – .