la tragedia dell’Inquisizione in Calabria – .

la tragedia dell’Inquisizione in Calabria – .
la tragedia dell’Inquisizione in Calabria – .

IL Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria organizzato un incontro sul tema “I Carafa e la Santa Inquisizione”. L’evento, organizzato dall’associazione culturale, ha il merito di analizzare e puntare i riflettori su diversi aspetti del periodo storico in questione. Il nuovo incontro, organizzato dall’associazione reggina, ha registrato la presenza del ricercatore toscano Elena Pierotti e di Gianni Aiello, Presidente dell’associazione organizzatrice. Il primo argomento della nuova conversazione sarà affrontato dalla gradita ospite Elena Pierotti, su “Gian Pietro Carafa, il Papa nero. Dopo aver esaminato le origini della famiglia Carafa, Elena Pierotti parlerà della figura e dell’opera di Papa Paolo IV.

Gian Pietro Carafa, il Papa nero

Giovan Pietro Carafa fu eletto Papa il 23 maggio 1555 e il suo pontificato durò fino al 18 agosto 1559. Fu un intransigente sostenitore della Controriforma e ampliò i poteri dell’Inquisizione. Il 14 luglio 1555 interruppe il tradizionale rapporto di tolleranza tra la Chiesa cattolica e gli ebrei, e con la bolla “Cumnimisassurdo” impose una serie di limitazioni ai diritti della comunità ebraica presente nello Stato Pontificio, revocando tutti i diritti concessi agli ebrei romani e ordinò l’istituzione del ghetto, chiamato “serraglio degli ebrei”.

Nel 1559 pubblicò il primo Indice dei libri proibiti (elenco delle pubblicazioni ritenute contrarie alla dottrina cattolica). Nelle sue mani l’Inquisizione romana divenne uno strumento capace di epurare la classe dirigente ecclesiastica attraverso inchieste e processi contro prelati, vescovi e cardinali, come quelli riguardanti cardinali tra cui quelli di Reginald Pole e Giovanni Gerolamo Morone, che a seguito dei processi per eresia né screditato l’immagine.

Eresie e altre storie nella Calabria del Cinquecento

Il secondo intervento, quello di Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”), tratterà il tema “Eresie e altre storie nella Calabria del Cinquecento”. Si tratta dello sviluppo di una serie di indagini archivistiche, a seguito dei risultati emersi nel corso di un progetto, al quale ha partecipato Gianni Aiello, finalizzato a un’indagine storica, dottrinale e sociologica delle comunità religiose non cattoliche della Città di Reggio Calabria.

Nel corso del suo intervento, Gianni Aiello presenterà alcuni dati, frutto di una paziente e approfondita ricerca, relativi all’analisi e alla consultazione di diversi testi e documenti d’archivio. Si parlerà della dissidenza religiosa presente sul territorio durante il periodo della Riforma protestante, dell’emigrazione di tanti reggini che si rifugiarono a Ginevra per sfuggire alle dure repressioni di quel periodo storico. Altri argomenti trattati saranno quelli relativi all’eccidio dei valdesi in Calabria, alle dispute tra due nobili famiglie reggine, alle linee guida intransigenti dettate dal commissario governativo Pirro Antonio Pansa che furono causa di lutti e distruzioni.

Ma anche delle vicende che hanno coinvolto alcuni membri del nucleo familiare dell’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria Agostino Gonzaga. Nel corso dell’analisi di Gianni Aiello verranno ricordate anche le figure di diversi abitanti della zona che, per la loro diversità culturale e religiosa, sperimentarono il carcere, la tortura e il patibolo.

Questi i temi che verranno analizzati nel corso della giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conversazione, organizzata dall’associazione culturale reggiana, sarà disponibile sulle diverse piattaforme social presenti in rete, a partire da mercoledì 22 maggio.

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