Paolo Indiani non è più l’allenatore dell’Arezzo. È ufficiale la separazione dal club – .

Paolo Indiani non è più l’allenatore dell’Arezzo. È ufficiale la separazione dal club – .
Paolo Indiani non è più l’allenatore dell’Arezzo. È ufficiale la separazione dal club – .

Le strade di Arezzo e di separano Paolo Indiani. L’annuncio ufficiale del club è arrivato poco fa.

“Ringraziamo mister Indiani per il lavoro di questi due anni e per i risultati sportivi che abbiamo ottenuto insieme – afferma il presidente Guglielmo Manzo – e gli auguriamo di cuore, e non è un luogo comune, di proseguire al meglio la sua già importante carriera nella quale, ne sono certo, Arezzo rappresenterà sempre una tappa importante. Sarà ora il direttore sportivo Nello Cutolo, che abbiamo legato all’Arezzo con un progetto e un contratto triennale, a indicarmi la strada da seguire, visto che gli ho affidato la guida tecnica della prima squadra e del vigilanza del settore giovanile”.

Possedere Nello Cutolo chiarisce alcuni aspetti della scelta: “Il mio intento sarebbe stato quello di proseguire il percorso con il signor Indiani, legato all’Arezzo da un contratto di un anno, ma non si sono create le condizioni proprio riguardo alla durata del rapporto, su cui il sig. aveva delle richieste che non pensavo, ovviamente insieme al presidente, di poter accogliere. Ci tengo però a sottolineare la condivisione e la collaborazione che ho avuto con lui e il suo staff in questi due anni sicuramente molto positivi.”

Il direttore sportivo amaranto tratteggia anche alcune linee guida per il futuro. “È giusto ricordare che per diverse società la stagione non è ancora finita, ma sono già al lavoro per individuare la guida tecnica per il prossimo anno. Posso già dire che chiederò a chi ci guiderà dalla panchina di avere la stessa fame e la stessa voglia che ho io di continuare nel percorso di crescita intrapreso dalla società e ribadito dal presidente quando ha assunto la carica di amministratore unico. Arezzo è sempre stata una realtà importante nel panorama calcistico italiano e oggi offre anche la possibilità di essere protagonisti di un progetto tecnico in positiva evoluzione”.

In due stagioni con l’Arezzo, Indiani ha vinto il campionato di Serie D con tre turni d’anticipo e ha raggiunto i playoff di Serie C grazie all’ottavo posto in classifica con 53 punti. L’allenatore ha guidato la squadra anche verso due risultati molto significativi dal punto di vista statistico: ha vinto Livorno quasi mezzo secolo dopo l’ultima volta e ha battuto il Perugia dopo 16 anni di astinenza.

Con l’allenatore di Certaldo quasi tutti sono cresciuti in rendimento e valore giovane della rosa: da Trombini a Lazzarini, da Montini a Bianchi, da Damiani a Gaddini. Lo stesso Pattarello, acquistato a parametro zero nell’estate 2022 e già protagonista di una promozione in Serie C con il Trento, ha suscitato l’interesse di diversi club di Serie B e l’Arezzo ha nella manica la wild card di un possibile e cospicuo asso nella manica. plusvalenza.

Ormai vicini al traguardo 70 anni (festeggerà il compleanno il 20 luglio), Indiani è pur sempre un allenatore in campo: sole, pioggia o vento, durante la settimana era sempre in campo ad osservare e motivare il gruppo. Ad Arezzo ha portato il suo bagaglio di esperienza, conoscenza e carisma. Non ne mancavano frizioni con alcuni giocatori e alcune scelte, nel corso delle due stagioni, non hanno convinto appieno: ma questo capita a ogni allenatore.

Sicuramente gli indiani, quando arrivò l’amaranto, ce l’avevano due compiti: riconquistare professionalità e consolidare il club in Lega Pro. Ha ottenuto entrambi. Adesso potrebbe aprirsi per lui una nuova sfida tra i dilettanti, alla ricerca dell’undicesima promozione in carriera (lo seguono Grosseto, Livorno, Pistoiese), oppure potrebbe continuare in Serie C per togliersi qualche soddisfazione in termini di prestigio. Ad Arezzo lascia a grande ricordo.

 
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