All’ospedale di Perugia 40 ragazzi americani studiano per diventare i medici del futuro – .

All’ospedale di Perugia 40 ragazzi americani studiano per diventare i medici del futuro – .
All’ospedale di Perugia 40 ragazzi americani studiano per diventare i medici del futuro – .
RP

PERUGIA – Una fucina di talenti medici. Il Santa Maria della Misericordia entra per la prima volta a far parte del progetto internazionale Atlantis, e ospiterà tra metà maggio e metà luglio 40 studenti provenienti dalle più prestigiose università americane tra cui Harvard, Princeton, Yale, Berkeley, Johns Hopkins, per un programma estivo di coaching e osservazione patrocinato dal Ministero della Salute con l’obiettivo di creare una maggiore collaborazione tra i sistemi sanitari di USA e Italia.

I primi sette studenti sono stati accolti all’ospedale perugino lunedì 20 maggio e saranno “osservatori” nelle strutture di Cardiochirurgia, Chirurgia Vascolare, Toracica e Chirurgia dell’orecchio, tutti i giorni feriali. La prossima tranche di 14 studenti arriverà a giugno e un’altra simile a luglio.

Atlantis Project, con sede a Washington, nasce nel 2007 con l’obiettivo di fornire una conoscenza diretta delle dinamiche del sistema sanitario internazionale agli studenti universitari iscritti ai corsi di preparazione alle scuole di medicina. Progetto Atlantis, che ha avviato progetti in diverse città d’Europa e del Sud America, arriva per la prima volta a Perugia e l’azienda perugina è il primo ospedale dell’Umbria ad essere stato coinvolto nell’iniziativa.

Per tre mesi, a rotazione, i giovani “medici del futuro” potranno osservare e seguire in prima persona il lavoro svolto dai professionisti di alcuni reparti d’eccellenza dell’ospedale perugino, confrontandosi con nuove metodologie di studio, ricerca e lavoro . Lo scopo dell’iniziativa è infatti quello di aiutare i giovani studenti americani iscritti al biennio di studi propedeutici all’ingresso alla Facoltà di Medicina a comprendere, attraverso un momento di confronto con il Sistema Sanitario Nazionale italiano, le proprie motivazioni e propensioni verso la professione medica e ricerca scientifica, in un contesto professionale stimolante.

«Il Progetto Atlantis rappresenta un’ottima occasione per proporre le nostre metodologie di lavoro, di ricerca e di studio a giovani studenti provenienti da prestigiose università – afferma il direttore generale, Giuseppe De Filippis – Siamo onorati di fare crescere umanamente e professionalmente i giovani, le nostre esperienze e buone pratiche di assistenza clinica. La missione di ‘ospedale pedagogico’ richiede e auspica lo sviluppo di una collaborazione che possa crescere nel tempo, coinvolgendo un numero sempre crescente di bambini. Sono certo che il contatto sarà stimolante anche per i nostri professionisti che potranno mostrare le nostre pratiche, magari ricavando qualche spunto interessante per il nostro ospedale”.

 
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