Case green, la Sicilia decima tra le regioni e prima per ridotte emissioni di CO2 – .

Le regioni italiane più virtuose in termini di case sostenibili, secondo i dati Siape vedono in testa la Valle d’Aosta, seguita da Trentino-Alto Adige e Lombardia. sorprendentemente, La Sicilia è tra le prime 10risultante anche prima grazie alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Questo risultato rappresenta a tappa significativa per l’Isola, in un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità. Lo scorso 12 aprile, l’Ecofin (Consiglio dei Ministri dell’Economia e delle Finanze Europei) approvato la direttiva “Case verdi”. sulla prestazione energetica degli immobili, e così è stato pubblicata l’8 maggio nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

La direttiva mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, sia esistenti che nuovi, in tutti gli Stati membri. L’obiettivo è ridurre significativamente il consumo energetico e le emissioni di gas inquinanti di case ed edifici entro il 2035, puntando ad immobili a zero emissioni entro il 2050.

Dati Siape: risultati positivi per la Sicilia

I dati raccolti da Sistema Informativo sugli Attestazioni di Prestazione Energetica (SIAPE), gestito dall’Eneaoffrire un quadro dettagliato dellaefficienza energetica delle case in Italia.

Siape

Le Regioni e le Province autonome aggiornano ogni anno Siape con i i dati degli Attestati di Prestazione Energetica (Ape), secondo il Decreto Interministeriale 26/06/2015. La classifica nazionale considera variabili chiave come la classificazione energetica degli immobili, le emissioni di CO2 e gli indici medi di consumo energetico rinnovabile (EPgl,ren) e non rinnovabile (EPgl,nren).

Sicilia emerge sorprendentemente nella “Top 10” delle regioni più virtuosearrivando primo anche in classifica per ridurre le emissioni di anidride carbonica.

Un risultato notevole per l’Isola, soprattutto in un contesto attuale in cui l’efficienza energetica e le politiche ambientali sono questioni centrali e urgenti nelle agende politiche regionali, nazionali ed europee.

La Valle d’Aosta leader per le case green in Italia

Valle d’Aosta è confermato la regione più virtuosa d’Italia in termini di serre, con un punteggio di 8,4 su 10 nella classifica nazionale.

Ape-Attestato di Prestazione Energetica

Questo risultato è attribuibile a‘elevato numero di Ape rilasciate (22,1%) e a indice medio di consumo di energia rinnovabile di 40,8 kWh/m2 anno, superiore alla media italiana del 14,3%.

Al secondo posto c’è il il trentino-alto adige con un punteggio di 7,9, seguono Lombardia e Basilicata, entrambe con un punteggio di 7,6.

La Lombardia si distingue per numero di Ape rilasciate (20,7%), mentre la Basilicata è quarta sia per Ape (18,6%) sia per utilizzo medio di energia rinnovabile (25,9 kWh/m2 anno). Seguono Marche (6,4) e Friuli Venezia Giulia (6), con Abruzzo e Veneto (5,8) a pari merito.

L’Abruzzo è caratterizzato da basse emissioni di CO2, mentre il Veneto è penalizzato dal basso utilizzo di energie rinnovabili.

Dopo Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Lombardia, la classifica delle regioni italiane per efficienza energetica e consumo di fonti rinnovabili nelle abitazioni vede Piemonte (5,4) e Toscana (5). Al nono posto, a pari merito con un punteggio di 4,9, si trovano Puglia e Umbria: la prima si distingue per basse emissioni di CO2, mentre la seconda vanta un elevato consumo medio di energie rinnovabili.

Come già indicato in precedenza, chiude la “top 10” la Sicilia (4,7), che si posiziona come la prima regione per riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Tra le regioni meno virtuose, con ampi margini di miglioramento, ci sono la Calabria (4,4), l’Emilia-Romagna (4,1), il Molise (3,8) e il Lazio (3,1). Queste regioni sono penalizzate da un ridotto numero di Ape verdi rilasciate e da un elevato utilizzo di energia non rinnovabile.

Fonte di dati: Siape – Piattaforma di Analisi Territoriale dell’ENEA

Politiche “verdi” in Sicilia: a che punto siamo?

L’Osservatorio Ciro, Banca dati climatica delle Regionifornisce un quadro generale delle politiche ambientali adottate in Siciliaevidenziando lo stato dell’Isola sul fronte “verde” attraverso diversi parametridalle emissioni all’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili.

In termini di emissioni pro capite di gas serra, la Sicilia registra numeri più bassi rispetto alla media nazionale, con diversi aspetti positivi.

L’isola si distingue per la sua riduzione delle emissioni pro capite e della quota di consumo di elettricità negli edifici, rendendola l’unica regione italiana comeraggiungere il 50% in più di consumo energetico pro capiteseconda solo alla Campania.

Tuttavia, la performance siciliana lo è influenzato negativamente dall’assorbimento naturale (anno 2022), principalmente a causa degli incendi eventi devastanti e il rischio crescente di eventi climatici estremi, come l’emergenza siccità.

Criticità siciliane rispetto alla nuova direttiva europea

Un’altra questione critica riguarda le stringenti scadenze imposte dalla direttiva europea sulle prestazioni energetiche degli edifici, che contrastano con la massiccia presenza di immobili datati nel territorio siciliano. Questi interventi avranno un impatto pesante sulla nostra regione, a causa della inefficienze burocratiche e dei costi elevati per famiglie e imprese nel sostenerli aggiustamenti necessari per raggiungere gli obiettivi fissati dalla direttiva UE.

Secondo un’analisi incrociata dei dati di Immobiliare.it, Rapporto Enea-Cti e Unimpresa 2022precedentemente coperto da IlSicilia.it, in un articolo pubblicato il 19 marzo , solo il 3% degli edifici in Sicilia sono classificati a “impatto zero” secondo la certificazione Nzeb (Nearly Zero Energy Buildings).

Il restante 97% delle abitazioni necessiterà di interventi di miglioramento nei prossimi anni.

isolamento domestico

spesa media stimato per l’adeguamento di ciascun immobile è di circa 35.000 eurocon un range che varia da un minimo di 20.000 euro fino ad un massimo di 55.000 euro. Questi livelli di spesa sono insostenibili per molti privati.

Per cercare di raggiungere gli obiettivi fissati dall’Ue si potrebbe pensarne uno estensione e ulteriore integrazione degli incentivi economici a livello nazionale, come Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni, al fine di sostenere adeguatamente famiglie e imprese nei costi di adeguamento degli immobili.

Disparità territoriali in termini di efficienza energetica: Nord e Centro Italia in prima linea, il Sud in ritardo

La classifica delle regioni italiane per l’efficienza energetica e il consumo di fonti rinnovabili nelle abitazioni evidenzia un divario significativo tra le diverse aree del Paese. Le regioni del Nord e del Centro Italia si distinguono per un impegno concreto verso la transizione ecologica, con un numero elevato di attestati di prestazione energetica (Ape) rilasciate, basso consumo di energia non rinnovabile e significativo utilizzo di fonti rinnovabili.

Classificazione energetica degli edifici

In retromarcia, le regioni meridionali, compresa la Sicilia, mostrano ancora una notevole distanza dagli standard nazionali. Queste aree presentano un basso numero di Ape verdi, un elevato consumo di energia non rinnovabile e una ridotta quota di utilizzo di fonti energetiche pulite.

Efficienza energetica degli edifici rappresenta un punto cruciale da affrontare. Migliorare l’efficienza energetica non solo ridurrebbe l’impatto ambientale e aiuterebbe a combattere il cambiamento climatico, ma migliorerebbe anche il comfort abitativo e ridurrebbe i costi energetici per famiglie e imprese.

I dati del Sistema Informativo sulle Certificazioni Energetiche (SIAPE) offrono spunti di riflessione utili per individuare gli ambiti su cui concentrare gli sforzi e promuovere una modello di sviluppo più sostenibile a livello nazionale e regionale che è fondamentale per colmare queste disparità.

La transizione verso edifici a basso consumo energetico è a obiettivo strategico ciò richiede politiche pubbliche mirate e consistenti incentivi economici a sostegno delle famiglie e delle imprese in difficoltà delle regioni del Mezzogiorno.

La Sicilia si trova quindi a un punto cruciale nel suo viaggio verso la sostenibilità, mentre cerca anche di ottenere un potenziale riconoscimento per le sue attuali iniziative verdi.

 
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