Teramo. Nessun consiglio prima del voto di giugno… – .

Una piccola introduzione. “Politicamente ha fatto bene il sindaco di Teramo a non formare il consiglio prima del voto di giugno”. Questo è il pensiero liberale di chi vive la politica. Abbiamo sempre scritto che la data non poteva essere rappresentata fine maggio perché D’Alberto non avrebbe trovato quella giusta.
Tutti vogliono, tutti pretendono, in una corsa degradante e degradata.
Il cittadino teramano non solo non è stato preso in considerazione ma è stato completamente dimenticato.
Il centrosinistra teramano dovrà impegnarsi ad aiutare i candidati sindaco amico e non sprecare ulteriore tempo ed energie.
I nostri pensieri?
Il Consiglio non è un ufficio per l’impiego diretto o indiretto; il Consiglio è la migliore sintesi possibile per rappresentare una visione complessiva della Città.
Cosa avrebbe dovuto fare il sindaco di Teramo?
Presentate il vostro consiglio dopo aver ascoltato il tavolo politico. Dimettersi se la maggioranza si ferma. Aspettate quei 20 giorni in cui molti sapranno fare i conti giusti e tornate indietro. Riproporre lo stesso consiglio e verificare se i numeri ci sono.
Altrimenti meglio un commissariamento che un capoluogo teramano completamente bloccato e immobile. Ridotti in uno stato imbarazzante a causa degli sterili personalismi di chi ha avuto troppo e pretende l’impossibile.

 
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