«Forlì non può essere penalizzata dai lavori sull’ultimo lotto della tangenziale» • 4live.it – .

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«Sottolineo con forza e determinazione quanto rischia di accadere con l’esecuzione dei lavori sull’ultimo lotto della tangenziale. In una prima fase, gli stessi lavori erano previsti in località San Martino in Strada, e precisamente su Viale dell’Appennino, da fine aprile a metà agosto di quest’anno. Il nuovo orario prevede invece una chiusura da fine giugno a fine novembre. 5 mesi per fare le stesse cose. La prima considerazione riguarda la mancanza di pianificazione che appare poco attenta e indicativa di una scarsa attenzione a ciò che questa interruzione potrebbe comportare. Infatti, mentre nel periodo estivo l’utilizzo dei mezzi leggeri per gli spostamenti dei cittadini e il periodo festivo avrebbe potuto ridurre l’entità dei danni, nel periodo autunnale, anche per un periodo più lungo, i danni che le attività economiche subirebbero e , più in generale, il traffico su Viale dell’Appennino fino all’ospedale Morgagni-Pierantoni sarebbe decisamente più elevato» è il commento di Lauro Biondi, candidato consigliere comunale della Lega.

«Non va inoltre dimenticato che Forlì e, in qualche modo, la stessa zona di San Martino e Vecchiazzano sono state interessate dai danni provocati dall’alluvione. Questo è un ulteriore motivo per cui ritengo assolutamente necessario riorganizzare gli orari di lavoro, per concluderli entro il mese di settembre. Come? Sovrapponendo i processi e ricorrendo a turni di lavoro raddoppiati, festivi compresi, oltre a un maggiore apporto di uomini e mezzi. Inutile dire che ciò potrebbe comportare dei costi che Anas dovrà affrontare. Questo è un contributo che chiediamo alla nostra città a causa del periodo estremamente critico e difficile post-alluvione. Chiediamo quindi ad Anas di rispettare questo impegno e all’amministrazione comunale di assumersi la responsabilità di dialogare con Anas stessa su questa vicenda. Ciò è nell’interesse della città e dei cittadini coinvolti. Dimostriamo a Forlì che sappiamo agire per ridurre i danni collaterali derivanti dalla realizzazione delle opere pubbliche, ovviamente necessarie. Ma la buona amministrazione non può non porsi l’obiettivo di ridurre al minimo possibile il danno stesso. Siamo impegnati e saremo impegnati politicamente affinché ciò accada» conclude Lauro Biondi.

 
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