Da Napoli a Palermo Diga Mare Nostrum, la barca della legalità – .

La diga Mare Nostrum si chiamava Oceanis 473 quando i trafficanti la usavano per il traffico di esseri umani dalla Turchia. Ora è una motovela per promuovere la cultura della legalità. È atterrato al molo turistico Cala di Palermo e oggi, 23 maggio, saliranno a bordo 200 studenti delle scuole siciliane che incontreranno Umberto, un ragazzo dell’Area Penale di Napoli che con Mare Nostrum sta completando un percorso di reinserimento. società. “Lascio un passato turbolento alle spalle e vivo un presente felice” dice Umberto che ha appena 19 anni. “Questa associazione è diventata per me una famiglia. Con questo progetto mi sento finalmente utile alla società”. Umberto vince una borsa di studio dell’Archeoclub per diventare operatore tecnico subacqueo. Si è innamorato perdutamente del mare e ha già partecipato ad alcuni progetti di pulizia dei fondali.

Il progetto

Il progetto è promosso da Archeoclub con il Dipartimento di Giustizia Minorile della Campania, la Marina Militare, il Ministero della Giustizia e il Corpo Militare dell’Ordine di Malta. “Attualmente sono 20 i ragazzi coinvolti in progetti di recupero con il Mare Nostrum, un’imbarcazione che prende il nome dal Dipartimento Marine dell’Archeoclub d’Italia, ma speriamo possano diventare centinaia” – dice Giuseppe Ragosta, dell’Archeoclub. Al nome Mare nostrum abbiamo aggiunto quello di Dike, dea della giustizia. Il mare è il punto di partenza per formare i ragazzi dell’area penale campana sia dal punto di vista educativo che professionale e dare loro una seconda possibilità. L’obiettivo è il recupero sociale attraverso la conoscenza del patrimonio culturale e la riscoperta della bellezza.

Il programma

A bordo dell’imbarcazione viaggia anche Flora Rizzo, vicepresidente nazionale dell’ArcheoClub D’Italia: “La Diga è stata sequestrata ai contrabbandieri e affidata all’Archeoclub d’Italia dal Tribunale di Ragusa come strumento per la realizzazione di progetti educativi, percorsi educativi e culturali improntati alla legalità, al contrasto dell’analfabetismo culturale e ambientale e a favore dell’inclusione e del reinserimento sociale dei giovani. Nella mattinata di giovedì 23 maggio sono previste visite guidate per 200 studenti all’interno dell’imbarcazione ormeggiata nel porto di Palermo e sulla banchina antistante, dove sarà allestito uno spazio di accoglienza informazioni. Gli studenti potranno conoscere, con spiegazioni mirate e con il supporto di immagini fotografiche, sia la storia dell’uso dell’imbarcazione nelle mani dei “commercianti” di vite umane, sia le nuove finalità d’uso incentrate sull’educazione alla legalità ”.

 
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