Verona, domenica a Villa Buri la “Festa dei Popoli” con il tema “Sulla via della pace” – .

Verona, domenica a Villa Buri la “Festa dei Popoli” con il tema “Sulla via della pace” – .
Verona, domenica a Villa Buri la “Festa dei Popoli” con il tema “Sulla via della pace” – .

Domenica 26 maggio torna la Festa dei Popoli a Villa Buri di San Michele Extra a Verona. L’evento, co-organizzato dal Comune di Verona, si svolge ogni anno con temi diversi e mira a promuovere l’amicizia e la fratellanza tra persone appartenenti a popoli, culture e religioni diverse. Non una “mostra della diversità”, ma un laboratorio di quella multiculturalità di cui sono composte la città e la provincia di Verona.

Questa 33esima edizione, che avrà il titolo “In cammino verso la pace”, proporrà il consueto appuntamento di musica, canti, balli, facendo leva anche sulle proposte di giovani musicisti. E poi i piatti della tradizione popolare, le lavorazioni artigianali, i laboratori rivolti ai bambini per favorire l’incontro e la capacità di riconoscersi in una società sempre più multietnica e multiculturale.

Cibo e musica sono gli ingredienti essenziali della festa, perché hanno sempre la grande capacità di generare incontri e, nell’incontro, di rompere gli stereotipi, spesso le paure, verso il diverso, l’ignoto, dando vita a quel clima di gioia e fratellanza. che contraddistingue la Festa di Popoli.

L’evento avrà inizio alle ore 12.30 con l’apertura degli stand gastronomici; Lo spettacolo inizierà alle 15 con danze, musica, laboratori, lavoretti e spettacoli per bambini, che dureranno fino alle 19. La festa sarà analcolica e gli organizzatori invitano a partecipare utilizzando il più possibile i mezzi pubblici o le biciclette per raggiungere Villa Buri.

«I tempi cambiano, e il Festival con loro – spiega don Giuseppe Mirandola, direttore del Centro di pastorale immigrati, che coordina il gruppo di associazioni che organizzano l’evento -. Oggi abbiamo le seconde e in alcuni casi le terze generazioni. Giovani nati a Verona con background migratorio, figli di immigrati arrivati ​​da vari paesi del mondo. È sulle nuove generazioni che fanno parte della nostra società che il partito vuole portare la sua attenzione. Rappresentano numeri importanti che troviamo a scuola e al lavoro. È necessario prendere sul serio le loro aspettative e aspirazioni. Tutto questo è una festa del Popolo”.

Il tema “In cammino verso la pace” si riferisce chiaramente alla recente visita di Papa Francesco a Verona e in particolare all’Arena di Pace, il cui processo di preparazione è durato più di un anno. «Il percorso dell’Arena della Pace ha toccato diversi ambiti – spiega don Giuseppe – abbiamo parlato di giustizia e pace non solo in riferimento alle guerre, al disarmo e alla nonviolenza, ma come ambiti che toccano l’economia, il lavoro, i diritti, il tema della migrazione, che spesso costituisce un elemento conflittuale all’interno della società”.

«Se vogliamo sviluppare contesti di pace – prosegue il sacerdote – dobbiamo prestare attenzione all’accoglienza e ai percorsi di integrazione dei migranti nella società. Dobbiamo sviluppare le pari opportunità, un aspetto spesso trascurato ma che è invece un elemento chiave su cui mettiamo in gioco il nostro futuro. Pari opportunità significa accesso senza particolari ostacoli alla sanità, all’istruzione, ai diritti nel mondo del lavoro e tutti conosciamo la piaga del caporalato, del lavoro non dichiarato o sottopagato che è particolarmente alimentata nel mondo delle migrazioni. Pari opportunità anche per avere una casa, un affitto… In sostanza dobbiamo riconoscere la dignità dei migranti, portatori di diritti non frutto della nostra buona volontà ma derivanti dalla Costituzione, che è il fondamento della nostra vita civile e pacifica”.

«La 33esima edizione della Festa dei Popoli è un’edizione importante, che arriva dopo una settimana travolgente per Verona con la visita del Papa, con effetti bellissimi che ancora risuonano – rimarca Luisa Ceni, assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune di Verona -. Mi ha particolarmente colpito una frase di Papa Francesco all’Arena di Pace, che “io sono perché noi siamo”. Parliamo di pace in questa Festa dei Popoli dopo l’Arena della Pace, parliamo del valore dell’io che esiste solo se c’è un “noi”. Nella Festa del Popolo questo può essere constatato in prima persona. Un secondo aspetto: è una festa estremamente green, dove si chiede di arrivare in bicicletta, di non bere per divertirsi nel modo giusto, senza sballarsi. Insomma: una festa importante per creare comunità sempre più inclusive, dove la pace viene dal basso”.

Jean-Pierre Piessou, membro del comitato organizzatore, commenta: «Questo evento ci permette di festeggiare ogni anno mantenendo un senso di gratitudine per coloro che profeticamente hanno concepito questo incontro e lo hanno costruito negli anni. Penso ai vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e ai volontari laici che hanno contribuito a plasmare questo abbraccio collettivo alla città di Verona nella sua pluralità, che ci offre anche la prospettiva futura su cui camminare”.

«Nel 1991, anno in cui fu organizzata la prima Festa dei Popoli, nella provincia di Verona erano presenti meno di 10.000 stranieri. All’inizio del 2023 sono poco più di 110.000 gli stranieri residenti nei 98 comuni del veronese (il 12% della popolazione), ma sono almeno 130.000 le persone con background migratorio se si considerano anche gli immigrati che hanno acquisito la lingua italiana cittadinanza nel calcolo. Una fetta importante di questa popolazione è costituita da minori (25.291), la maggior parte dei quali nati in Italia (seconda o terza generazione) – sottolinea Matteo Danese, direttore del Cestim (Centro Studi sull’Immigrazione) -. Se nel 1991 la città muoveva i primi passi verso la scoperta della diversità culturale, oggi Verona è infatti una realtà multiculturale. Ma se il multiculturalismo è un fatto accertato, le relazioni interculturali non fanno parte della vita quotidiana di molti veronesi. In questo senso la Festa dei Popoli, come era nelle intenzioni dei fondatori, vuole continuare ad essere un “ponte” per favorire il dialogo e lo scambio tra veronesi che provengono da contesti culturali diversi”.

Nella foto un momento della presentazione della Festa dei Popoli

Stampa, crea PDF o invia tramite e-mail

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Stupratore seriale, Borgese non risponde al gip – Notizie – .
NEXT Finass Atletica Viterbo, Matilde Casini e Matilde Bertini dal podio del “Trofeo Giorgio Bravin” – .