Engel&Völkers amplia la sede a Firenze (ma il problema è trovare case da vendere) – .

Engel&Völkers amplia la sede a Firenze (ma il problema è trovare case da vendere) – .
Engel&Völkers amplia la sede a Firenze (ma il problema è trovare case da vendere) – .

Alla ricerca di case da vendere o affittare: più che domanda, è un’offerta che scarseggia nella fascia medio-alta del mercato immobiliare fiorentino, trainata dalla “prima casa” ma anche – a differenza di altre città – dalla clientela internazionale (soprattutto Americani e Nord Europei) che cercano a buon ritiro per trascorrere vacanze o parte dell’anno. È a questo mercato che guarda l’operatore immobiliare tedesco Engel & Völkers che, già presente da tempo a Firenze con un’agenzia affiliata, ha ora aperto un punto vendita diretto su Lungarno Guicciardini, guidato da Luca Sabttini, aumentando il numero di collaboratori da tre di età superiore ai 15 anni.

Nella zona collinare i prezzi sono già aumentati

L’intento è proprio quello di crescere in un mercato residenziale che, dopo il boom vissuto durante il Covid, è inseguendo un equilibrio difficile. Nel 2023 il numero delle compravendite è diminuito (-9,5% in Italia, -12,6% a Firenze), ma il segmento alto ha retto meglio grazie alla minore dipendenza dai tassi di interesse. Ora le previsioni – comprese quelle di Nomisma, a cui Engel & Völkers ha commissionato di focalizzarsi sul mercato fiorentino – dicono che le transazioni sono destinate a ripartire nella seconda metà dell’anno. «Il mercato immobiliare di lusso resta caratterizzato da un andamento stazionario dei prezzi medi degli immobili», dice Nomisma, indicando una fascia di 4.100-6.500 euro al metro quadrato con prezzi che nel centro storico hanno raggiunto i 10mila euro. La tendenza al rialzo dei prezzi è più accentuata nella zona collinare, spinta (anche qui) dalla scarsità dell’offerta.

Affitto residenziale? Merce rara

Discorso a parte per gli affitti, diventati ormai una merce rara a causa della pressione esercitata dagli affitti turistici a breve termine, con gravi difficoltà per chi cerca una casa dove abitare. «La domanda di affitti tradizionali è forte, soprattutto per gli immobili con caratteristiche di qualità – spiega Sabattini – ecco perché la crescita dei canoni medi non dovrebbe arrestarsi, a fronte di un rallentamento dei contratti indotto dalla scarsità dell’offerta”.

 
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