Il rischio idrogeologico nei territori di Modena e Reggio Emilia – .

Il rischio idrogeologico nei territori di Modena e Reggio Emilia – .
Il rischio idrogeologico nei territori di Modena e Reggio Emilia – .

Sensibilizzare e investire per prevenire. Sono questi i due aspetti principali su cui bisogna intervenire subito.

Un anno dopo laalluvione in Romagna, il nostro ufficio studi ha sviluppato ricerche sul rischio idrogeologico del territorio modenese e reggiano. Un’indagine che mira anche a focalizzare l’attenzione sul crescente bisogno di investimenti che possano prevenire eventi drammatici, visto l’aggravarsi di fenomeni atmosferici estremi sempre più violenti e frequenti.

Dati per Modena

Come emerge dalle indagini, l 41,3% della superficie della provincia di Modena è a medio rischio alluvioni e il 6,1% è ad alto rischio. Ciò significa che il 53,3% della popolazione modenese risiede in aree con una probabilità “media” di eventi alluvionali, mentre il 3,1% in aree con una probabilità elevata. Un rischio che, in uno scenario di media gravità, coinvolge 150mila famiglie modenesi, 71mila immobili e oltre 26mila imprese.

Per quanto riguarda la eventi franosi Il 13,5% della superficie modenese (in particolare la zona appenninica) è a rischio alto e molto alto. In uno scenario di gravità alta e altissima, il rischio coinvolge oltre 11mila persone e quasi mille imprese (976 per l’esattezza).

Dati per Reggio Emilia

Come emerge dall’analisi, l 46,3% della superficie della provincia di Reggio Emilia è a medio rischio alluvioni e il 6% è ad alto rischio. Ciò significa che il 79,6% della popolazione reggiana risiede in aree con una probabilità “media” di eventi alluvionali, mentre l’1,6% in aree con probabilità elevata. Un rischio che, in uno scenario di media gravità, coinvolge a Reggio Emilia 171mila famiglie, 77mila edifici e 36mila imprese.

Per quanto riguarda la eventi franosiTuttavia, il 13,8% della superficie reggiana (in particolare la zona appenninica) è a rischio alto e molto alto. In uno scenario di gravità alta e altissima, il rischio coinvolge quasi 11mila persone e 860 aziende.

Il nostro presidente Gilberto Luppi conclude:

In Italia, come evidenziano i dati del nostro ufficio studi, ognuno di noi ha dovuto pagare in media 1.918 euro in perdite economiche causate da eventi estremi legati ai cambiamenti climatici dagli anni Ottanta a oggi. La Regione Emilia-Romagna investe ogni anno in media 88,81 euro pro capite nell’ambiente, che comprende l’assetto idrogeologico e la conservazione del suolo, la tutela del patrimonio paesaggistico, le attività forestali e la gestione dei parchi naturali. Il cambiamento climatico è in atto e dobbiamo prevedere fenomeni sempre più violenti. Ecco perché dobbiamo agire concretamente e rapidamente.

 
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