La Calabria ha urgente bisogno di una “toponomastica identitaria”, soprattutto per quanto riguarda Re Italo e la Prima Italia – .

La Calabria ha urgente bisogno di una “toponomastica identitaria”, soprattutto per quanto riguarda Re Italo e la Prima Italia – .
La Calabria ha urgente bisogno di una “toponomastica identitaria”, soprattutto per quanto riguarda Re Italo e la Prima Italia – .

L’associazione culturale “Calabria Prima Italia”, fondata nel 1982 da Domenico Lanciano di Badolato (CZ), sostiene che la nostra regione ha urgentemente bisogno di attuare con maggiore decisione una “toponomastica identitaria”. Ciò significa intitolare strade, piazze, edifici e quant’altro (anche aule scolastiche) a personaggi, avvenimenti storici o simboli (come il bue Papasidero o il toro Badolato) che hanno contribuito a fare della Calabria quel “fenomeno della storia mondiale” evidenziato già in 1939 dalla scrittrice americana Gertrude Slaughter nel libro “Calabria la prima Italia” che, pubblicato in italiano lo scorso novembre 2023 da Giuseppe Meligrana di Tropea con la traduzione di Sara Cervadoro, è già alla seconda edizione e viene presentato in diverse città.
Domenico Lanciano asserisce che >. Tutto ciò potrà essere realizzato se la cultura calabrese, soprattutto attraverso la stampa e le scuole, aiuterà l’opinione pubblica a farsi almeno un’idea di come e in che misura le popolazioni che abitarono il territorio dell’attuale Calabria fin dal Neolitico (almeno 3500 anni fa) fu così perspicace da inventare addirittura la “democrazia etica” con re Italo, da cui deriva il nome Italia, una delle più antiche e gloriose del mondo.
Pertanto ogni comune della Calabria dovrebbe avere qualcosa intitolato a questo Re italiano che fu il fondatore della “prima Italia” politica già come “nozione” e “nazione”… cosa che fu pienamente riconosciuta dagli stessi imperatori romani, che estesero il nome L’Italia fino alle Alpi e poi in Sicilia, Sardegna e Corsica. Inutile dire che se questo nome Italia (nato in Calabria intorno al 1500 a.C. tra i golfi di Squillace e Lamezia) non fosse stato così importante, certamente non avrebbe avuto una considerazione così universale e la nostra Penisola forse si sarebbe chiamata Romania o Augustea. o con altro nome che esaltasse la potenza di Roma. La Calabria fu invece la “Madre d’Italia” come sostenuto, in vari modi, da storici, filosofi e scrittori antichi e attuali.
È, quindi, un obbligo pedagogico civile, morale e sociale per tutte le istituzioni italiane (e calabresi in particolare) far conoscere l’autenticità di questi fondamentali fatti storici, anche attraverso la toponomastica identitaria, intitolando tutto il possibile a Re Italo, a “Calabria Prima Italia” e a quei personaggi che hanno reso questa terra così importante per la civiltà dell’umanità, soprattutto dell’Occidente. Un elenco di fatti e personaggi è già presente nella preziosa opera di Slaughter e in tanti altri scrittori passati e contemporanei. Domenico Lanciano auspica che si svolga una mobilitazione socio-culturale attorno a Re Italo e alla Prima Italia, mentre ringrazia Vincenzo Serrao (già Direttore dei Servizi Demografici del Comune di Badolato) che, il 28 gennaio 2024, ha scritto al sindaco Giuseppe Nicola Parretta per spingerlo a dedicare i nomi ormai desueti ed impropri di Corso Vittorio Emanuele III e Corso Umberto I dell’antico borgo al Re Italo e alla Calabria Prima Italia.

 
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