Muori come se dipendesse da te. Intrighi e misteri nella nuova opera di Carlo K. Bare. Recensione di Alessandria oggi – .

Carlo K. Bare ci accompagna in un nuovo viaggio tra intrighi e segreti ecclesiastici con “Muori come se dipendesse da te”. Don Luca Catena, prete gesuita tormentato da una crisi di fede, è il protagonista di questa intricata storia. La trama inizia con un enigmatico messaggio di Padre Raffaele, mentore di Luca, che lo invita a recarsi presso un indirizzo inesistente a Torino per ritirare un oggetto misterioso.

La storia si infittisce quando Luca si ritrova coinvolto in una serie di delitti enigmatici e trame misteriose legate alla Compagnia di Gesù. Seguire le tracce della ‘Scatola Bianca’, un raccoglitore papale contenente scottanti dossier della Chiesa, diventa la missione principale del protagonista. Il viaggio lo porta a Roma, dove incontra due vecchie conoscenze: Giangi Sgringi, investigatore privato dai metodi poco ortodossi, e il commissario Mauro Iaccolino del commissariato di Trastevere Primo, impegnato nella lotta alla corruzione in Vaticano. Bare intreccia abilmente i fili di una narrazione avvincente, mantenendo il lettore sospeso tra misteri e rivelazioni scioccanti. Il libro non è solo un thriller avvincente, ma anche una riflessione sulle difficoltà della fede e sulle ombre che possono nascondersi dietro le istituzioni religiose. La caratterizzazione dei personaggi è profonda e complessa, rendendo la lettura ancora più coinvolgente. “Muori come se dipendesse da te” è una lettura imperdibile per gli amanti del genere thriller religioso, capace di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

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