L’Abruzzo pronto ad accogliere fino a tremila sfollati dalla Campania – Pescara – .

CASTEL DI SANGRO. Appena 130 km dividono Napoli da Castel di Sangro, un’ora e 50 minuti di macchina. L’Abruzzo è pronto ad accogliere eventuali sfollati provenienti dall’area dei Campi Flegrei soggetti ad intenso e preoccupante bradisismo. Un popolo che vive con l’ansia di chi ha un futuro incerto. Il centro coordinamento soccorsi convocato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, è costantemente riunito nella sala operativa della protezione civile della Prefettura di Napoli per monitorare la situazione e coordinare le forze coinvolte, impegnate nella predisposizione di tutte le misure a sostegno della popolazione. Tra queste rientra anche il possibile trasferimento di tremila sfollati a Castel di Sangro, cittadina disposta a fare la sua parte in questa emergenza. La Protezione Civile campana analizza cosa sta accadendo nel sottosuolo dei Campi Flegrei e i possibili scenari. A chi subisce un ordine di sfratto verranno garantiti alloggi più strutturati, ma è certo che le tende sono una soluzione temporanea. Da qui l’eventuale trasferimento nel comune dell’Alto Sangro.
IL SINDACO CARUSO
“Siamo pronti! Questo modello di accoglienza era già stato definito lo scorso aprile con la protezione civile”, dice il sindaco Angelo Caruso che è anche presidente della Provincia dell’Aquila. «A 40 anni dal terremoto del 1884» prosegue il sindaco «abbiamo ricordato ciò che altri hanno fatto per noi. Adesso è arrivato il momento, se necessario, di ricambiare, un’occasione per rendersi utili. Siamo pronti ad ospitare tutte le 3mila persone che arriveranno a Castel di Sangro, disponiamo di strutture sicure e sufficienti e nella nostra centrale operativa l’allerta è al massimo per accogliere gli sfollati. La nostra macchina è pronta e operativa in breve tempo. Tra noi e la Campania c’è un fil rouge che ci lega, tanti turisti hanno scelto Castel di Sangro per le loro vacanze, senza considerare anche il rapporto di scelta che ci lega al Napoli Calcio che sceglie Castel di Sangro per la preparazione al campionato”.
PROTEZIONE CIVILE
«Stiamo lavorando da tempo alla pianificazione del Vesuvio e dei Campi Flegrei e questo ci è stato riconosciuto dalla Regione Campania. Il gemellaggio con il comune di Monte di Procida da dove, se dovesse scattare l’evacuazione, arriverebbero i 3mila sfollati è stato fatto due o tre anni fa», spiega a Centro Mauro Casinghini, direttore della Protezione civile Abruzzo, che entra nello specifico del piano: «I trasporti avverranno su strada, con pullman o con mezzi propri. Gli sfollati verranno prima trasportati dalla regione Campana ad un punto e da lì arriveranno a Castel di Sangro dove verranno registrati e indirizzati nei vari centri disponibili. L’operazione è semplice ma allo stesso tempo complessa perché ci sono diverse variabili in gioco come, ad esempio, se e quando avverrà l’operazione perché una cosa è averla in estate, un’altra in autunno o in inverno. Non tutto può essere pianificato proprio a causa delle variabili che includono la popolazione in età scolare. Quello che è certo è che la macchina è già pronta ma deve essere continuamente perfezionata o addirittura aggiornata. Siamo pronti per le linee d’azione. Anche se al momento nella zona dei Campi Flegrei c’è l’allerta gialla, siamo pronti all’emergenza e all’evacuazione immediata”.
IL PIANO NEL DETTAGLIO
E Pierluca Di Gregorio, capo della Protezione civile Pivec del circondario di Castel di Sangro, per entrare nello specifico: «Siamo in attesa di direttive. Se arriveranno gli sfollati, dopo un triage presso la sede dell’ex Comunità Montana a Mannarelli, verranno filtrati tenendo conto dei nuclei familiari, degli anziani e dei problemi di salute. L’area individuata come punto di prima accoglienza è all’interno del centro sportivo del Comune e, in caso di attivazione, ospiterà due poli di accoglienza, un’area mensa, un’area servizi, un’area ricreativa e una struttura sanitaria. Sono poi disponibili il palazzetto dello sport, i campi da tennis coperti, alcuni fabbricati di proprietà del Comune e lo chalet nel parco del Sangro. Nel 2006 è stata effettuata una simulazione di emergenza nei Campi Flegrei alla quale l’Abruzzo ha partecipato con una colonna mobile. Siamo a disposizione dell’agenzia regionale per qualsiasi esigenza.”
È stata allertata anche la Protezione Civile dell’Alto Sangro che con i suoi 51 iscritti è pronta come sempre nelle emergenze a mettersi a disposizione della comunità.
MONTE DI PROCIDA
Il comune è gemellato con l’Abruzzo. È stato recentemente firmato un protocollo d’intesa tra il comune di Castel di Sangro e la Protezione civile abruzzese sull’accoglienza della popolazione della zona rossa vesuviana in caso di ripresa dell’attività vulcanica del Vesuvio. La zona rossa dei Campi Flegrei è l’area che studi geologici e storici hanno indicato come quella con la più alta probabilità di essere interessata da un flusso piroclastico in caso di un’eruzione esplosiva di un certo tipo. In questo caso scatta l’evacuazione preventiva della popolazione. Rientrano in zona rossa i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto.
PROTOCOLLO D’INTESA
«Le linee generali dell’accordo», dice l’ingegnere Elio Frabotta, responsabile del settore lavori pubblici, patrimonio e protezione civile del Comune di Castel di Sangro, «è stata proposta dall’Agenzia regionale della Protezione civile, condivisa nel corso del sopralluogo effettuato a Castel di Sangro e sottoscritta nella sua bozza definitiva». Nel testo si legge che «il Comune impronta la propria azione al principio di solidarietà, operando per l’affermazione dei diritti dei cittadini, per il superamento degli squilibri economici, sociali, civili e culturali, e per la piena attuazione dei principi di uguaglianza e pari dignità sociale dei cittadini. cittadini, dei sessi e per lo sviluppo integrale della persona umana”.
Castel di Sangro, all’interno della regione Abruzzo, è il più vicino e facilmente raggiungibile sia dall’area vesuviana che da quella flegrea. Il Comune si impegna a: mettere a disposizione gli spazi e gli immobili, garantire il rispetto delle esigenze della Protezione Civile entro 24 ore dall’attivazione formale; mantenere disponibili gli spazi e le strutture interessate fino al termine della fase di emergenza. L’Agenzia si impegna invece a risarcire tutte le spese sostenute dal Comune per le attività svolte per l’occasione e a fornire le risorse umane necessarie per l’attivazione e la gestione dell’area di prima accoglienza attraverso l’attivazione del proprio personale e del volontariato componente.
Il 9 maggio scorso, all’atto della firma del protocollo d’intesa, il sindaco Caruso ha consegnato al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, rappresentato da Fabrizio Curciol’onorificenza civica di riconoscimento degli alti meriti della città.

 
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