«Lo trattano come una star» – .

«Lo trattano come una star» – .
«Lo trattano come una star» – .

Dopo il suo ritorno in Italia, il condannato per omicidio Chico Forti è stato trasferito nel carcere di Verona. Poi partì per far visita alla madre a Trento. Nel frattempo ha anche fatto qualche giro della struttura ed è rimasto stupito dallo chef professionista che prepara per lui pranzi e cene. Ma a quanto pare non tutti hanno apprezzato il trattamento, spiega oggi Repubblica. “Vieni qui con noi a vedere che diavolo è questo”, dicono gli altri detenuti come denunciato dall’associazione Barre di Zucchero. “È triste vedere questa situazione di privilegio, soprattutto se a guardare lo spettacolo sono persone che devono condividere pochi metri di spazio vitale in una cella”, dice la moglie di un detenuto.

Le proteste

Marco Costantini, segretario di “Sbarre di zucchero”, aggiunge: «Ci sono persone che aspettano da 5 anni per andare a trovare la mamma. E a volte c’è chi non riesce nemmeno ad andare al cimitero per salutare il proprio caro defunto. Perché è tutto così veloce con lui? In un carcere già problematico come Montorio non possono esserci detenuti di serie A e altri di serie Z”. Anche i sindacati sono arrabbiati. «Il carcere non è un palcoscenico in cui le star possono fare il loro spettacolo e ricevere trattamenti e benefici di grande prestigio», dice Aldo Di Giacomo, segretario del Sindacato Polizia Penitenziaria. Che protesta anche contro gli scatti del prigioniero: «Il personale non è composto da fotografi, ma hanno compiti ben più seri a cui pensare. Ognuno si assuma le proprie responsabilità: ci aspettiamo che l’amministrazione penitenziaria identifichi ogni responsabilità nell’interesse della legalità, per prendere le distanze dall’immagine che le carceri italiane hanno avuto nel mondo come l’ennesima beffa italiana”.

Leggi anche:

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Luca Tabbiani sarà il nuovo allenatore del Trento – Sport – .
NEXT in Abruzzo ce ne sono 7 – .