I Carabinieri donano un taglio dell’albero del giudice Falcone al Comune di Latina – .

Una talea dell’albero di Giovanni Falcone, germoglio del Ficus macrophylla che cresce in via Notarbartolo, davanti alla casa dove abitava il giudice di Palermo. È quello donato ieri dal comando provinciale dei Carabinieri al Comune di Latina, come simbolo dello stretto legame tra l’impegno nella lotta alle mafie e la tutela dell’ambiente.

Un regalo consegnato a margine della cerimonia commemorativa per l’anniversario della strage di Capaci, avvenuta questa mattina all’interno del parco Locatelli, nel Q4.

Erano presenti il ​​sindaco Celentano, il procuratore De Falco e il prefetto Falco, oltre al comandante della guardia di finanza Marchetti e al comandante dei carabinieri Angelillo. «Non siamo qui per vivere la tragedia di quel passato: siamo qui perché quella memoria serva a compiere un esercizio di memoria verso il futuro, per dire no a ogni forma di sopruso e, quindi, da parte delle mafie in qualunque modo capito» le parole del colonnello dell’Esercito, che non ha mancato di ringraziare le autorità, le forze dell’ordine e soprattutto una classe media dell’istituto comprensivo “Don Milani” presente alla cerimonia.

Dopo la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato ai “Martiri di Fiesole”, è stato piantato il taglio dell’albero di Giovanni Falcone, che si trova davanti alla casa dove visse il giudice antimafia. Una piantina con lo stesso corredo genetico di quella originaria e, di conseguenza, con lo stesso valore simbolico di legalità e libertà, per mantenere viva la memoria di tutti coloro che hanno pagato con la vita la lotta alle mafie e alla criminalità.

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Il Messaggero

 
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