“La situazione è sotto controllo nel pavese” – .

Si torna a parlare di Peste Suina Africana con la Regione Lombardia ancora impegnata nel contenimento del virus. È stato l’assessore all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, a presentare alla Commissione Agricoltura le azioni intraprese a livello regionale.

Peste Suina Africana: “Nel pavese la situazione è sotto controllo”

Lombardia continuare a mantenere alta guardia contro la peste suina africana (PSA). L’Assessore all’Agricoltura, Alessandro Beduschipresentato in Commissione Agricoltura le azioni intraprese dalla Regione per contenere il virus. Tra le nuove funzionalità annunciate c’è l’imminente coinvolgimento dell’Esercito a supporto dei Gruppi Operativi Territoriali (GOT) intensificare l’uccisione dei cinghiali.

La situazione nel pavese e nel Parco del Ticinodove è stato individuato il primo focolaio lombardo sotto controllo“Ha detto Beduschi. “Tuttavia, il virus si sta spostando verso est, facendo il zone del lodigiano e del cremonesecaratterizzato da un’elevata densità di allevamenti e macelli, in particolare vulnerabile. Preoccupano anche i recenti ritrovamenti nelle province emiliane di Piacenza e Parma”.

Intensificare l’abbattimento dei cinghiali

Per arginare la diffusione del virus la Regione ha deciso di farlo intensificare l’uccisione dei cinghialicoinvolgendo personale militare che affiancherà la polizia provinciale e le associazioni venatorie. Inoltre, il Protezione Civile utilizzerà droni dotati di telecamere a infrarossi per monitorare i movimenti della fauna selvatica. Verranno installate barriere attorno alle aree non ancora interessate, soprattutto in prossimità delle autostrade.

Le aziende colpite

IL le imprese interessate dal PSA potranno beneficiare della sospensione delle rate dei mutui. Beduschi ha promesso anche interventi per contrastare l’ tentativi di speculazione sul prezzo della carne di maiale. Il consigliere ha sottolineato l’importanza di un approccio europeo più mirato:

“Da oltre un anno in Lombardia non si registrano casi di contagio negli allevamenti. È quindi irragionevole penalizzare intere aree semplicemente per la scoperta di cinghiali infetti”.

La Regione Lombardia lavorerà per ottenerne una dalla Commissione Europea distinzione tra casi di contagio nella fauna selvatica e nel bestiame. Beduschi ha infine ribadito l’impegno della Regione a tutela del settore agroalimentare:

“Il PSA rappresenta una sfida importante, ma la Regione è pronta ad affrontarla con determinazione e con il contributo di tutti gli attori coinvolti”.

“Agriturismi sicuri”

“Le misure messe in atto dalla Regione Lombardia per contenere l’epidemia di peste suina hanno dato i loro frutti; a Pavia gli allevamenti sono salvi e l’Europa deve smettere di imporre restrizioni con la bussola ogni volta che trova un cinghiale infetto: occorre quindi separare la questione selvatica da quella domestica. Nello specifico va attuata una zonizzazione diversa e oggettiva, che permetta ai nostri prodotti di recuperare quote di mercato perdute e allo stesso tempo riequilibri gli scambi commerciali. Le nostre imprese e il Made in Italy vanno difesi e sostenuti, soprattutto in questa fase geopolitica molto complessa”, ha commentato il consigliere regionale di FDI, Marcello Ventura.

Nel frattempo è stata firmata dal ministro Francesco Lollobrigida Decreto “Agricoltura”, che prevede l’impiego dell’Esercito (177 Ufficiali) per il contenimento dei cinghiali, l’impiego della Protezione Civile per il monitoraggio e il rilevamento delle carcasse con droni e altri mezzi, oltre alla sospensione del finanziamento per le aziende che vedranno il calo del loro fatturato del 20%, rispetto all’anno scorso, è causa di questa malattia. Accanto a questo, oltre ai bandi di biosicurezza della Regione, ci sono le semplificazioni predisposte dal commissario dottor Caputo per facilitare le attività degli operatori dedicati al contenimento stesso e ad un imminente cinturaggiocon barriere in prossimità dei percorsi autostradali, per limitare l’ingresso dei cinghiali emiliani nella Regione.

Piloni (PD): “Regione Lombardia è estremamente in ritardo”

“L’assessore Beduschi ci ha informato che la situazione della peste suina africana è in continua ed inesorabile evoluzione, ma che la Regione Lombardia ha tutte le carte in regola per affrontarla, poiché sta facendo un ottimo lavoro di prevenzione e contenimento, che tutti gli allevamenti sono in sicurezza, che ci sono i bandi per la biosicurezza e che tutti stanno lavorando molto bene, ma non ci sentiamo affatto tranquilli, perché in realtà la Regione è molto indietro su molti fronti, a partire da quello fondamentale, della prevenzione” così il consigliere regionale di Partito Democratico Matteo Piloni il giorno successivo (23 maggio 2024) la riunione della commissione Agricoltura.

“Innanzitutto – dice Piloni – siamo di fronte a a problema enorme che non può essere affrontato dal solo Dipartimento dell’Agricoltura ma, trattandosi di un virus altamente contagioso, dovrebbe comportare innanzitutto il Dipartimento della Salute e poi, per le drammatiche implicazioni economiche che si ripercuoteranno su uno dei settori più importanti per l’intero Paese, anche ilDipartimento dello Sviluppo Economico”.

“Ci sono stati solo due bandi per finanziare misure di biosicurezza, a più di due anni dal ritrovamento del primo animale infetto – insiste l’assessore – il secondo si è appena chiuso e le aziende ammesse dovranno aspettare dicembre per vedere i primi soldi, dopo quasi tre anni ormai… La vera prevenzione si ottiene intervenendo tempestivamente e consentendo a tutti l’accesso alle misure di biosicurezza”.

“Non ci siamo ancora – conclude l’assessore regionale – evidentemente collega Ventura è così ottimista perché non sa e non ha incontrato gli allevatori dei nostri territori, che sono molto preoccupati e hanno bisogno di ricevere istruzioni chiare e semplici, nonché risorse da investire nella biosicurezza”.

 
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