due arrestati, tra cui un minorenne – .

Nell’ambito del rafforzamento dei servizi di pattugliamento su tutto il capoluogo etneo, finalizzati anche alla prevenzione e repressione dei reati legati al traffico di droga, che costituiscono una sicura fonte di reddito per la criminalità organizzata, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catania hanno affrontato un grave colpo al fenomeno del traffico di stupefacenti, con l’arresto di due pusher, trovati in un “minimarket” che vendeva sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, hashish e marijuana, che avrebbero fruttato profitti sul mercato illegale per diverse migliaia di euro.

In questa occasione i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catania hanno portato a termine con successo un delicato servizio nel popoloso quartiere”San Giorgio“, al termine del quale sono stati arrestati per “detenzione ai fini di tratta” un 19enne, già noto per precedenti vicende giudiziarie legate alla droga e la sua “compagna” minorenne, entrambi catanesi.

In particolare, all’esito di una complessa attività info-investigativa, i Carabinieri hanno scoperto come i due giovanissimi avessero organizzato una “piazza dello spaccio di droga” in un monolocale al piano terra in via Gardenia, dotato di cortile antistante accessibile tramite un cancello in ferro, il tutto protetto da telecamere a circuito chiuso, con l’evidente scopo di “proteggersi” da possibili irruzioni delle forze dell’ordine.

Una volta chiarito il modus operandi degli pusher, i Carabinieri hanno quindi deciso di avviare una serie di servizi di spianamento “in modalità discreta” nei pressi del monolocale in questione, in attesa di poter sfruttare il momento opportuno per intervenire.

Proprio durante una delle attività di osservazione di ieri sera, i Carabinieri, approfittando di 3 giovani acquirenti che stavano entrando nel cortile per andare a fare scorta, approfittando della porta lasciata aperta, sono riusciti ad intrufolarsi alle loro spalle senza farsi notare.

Una volta iniziato il blitz, gli operatori hanno immediatamente bloccato i clienti, per poi precipitarsi verso l’ingresso dell’abitazione, che era già socchiuso perché gli spacciatori, vedendoli dalle telecamere, aspettavano i tre ragazzi.

Entrati in questo modo nel piccolo appartamento, i carabinieri si sono subito trovati davanti ad un enorme tavolo di legno, allestito con cocaina, marijuana e hashish, già suddivisi in dosi, oltre a bilance di precisione e materiale per il confezionamento. , così da poter soddisfare le variegate richieste dei propri “clienti”.

I due giovani pusher, che nel frattempo erano seduti proprio davanti al bancone ed intenti a organizzare la droga da smerciare, alla vista dei militari saltarono dalle sedie e, rendendosi conto che ormai erano braccati, avrebbero potuto fare altro che consegnarsi senza provarci. nessuna via d’uscita.

Dopo aver messo al sicuro la coppia, abbiamo iniziato a perquisire la casa. Nel corso di questa operazione, sullo stesso tavolo, gli inquirenti hanno recuperato, un sacchetto di plastica trasparente contenente 24 grammi di cocaina, un involucro di carta argentata contenente 6 grammi di cocaina, un sacchetto di plastica sottovuoto e aperto contenente 60 grammi di marijuana e un involucro di polietilene contenente 2 grammi di hashishper un peso totale di 30 grammi di cocaina, 60 grammi di marijuana E 2 grammi di hashishuna piccola scatola di ferro, all’interno della quale si trovavano diverse banconote suddivise in più tagli.

Altri soldi sono stati rinvenuti anche in una pochette nascosta in un armadio e nella tasca dei pantaloni del minore, per un totale di circa 100 euro €700, provento sicuro dell’attività illecita.

Ciò che più ha colpito gli operatori è stata l’organizzazione e le precauzioni adottate dai due spacciatori, che avevano all’ingresso un monitor collegato a 4 telecamere, che permettevano la visione dei quattro angoli della casa.

Tutta la droga è stata sequestrata e i due spacciatori sono stati messi rispettivamente a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ordinaria e per minorenni, che hanno entrambe convalidato il provvedimento, con il solo AG che ha disposto la misura cautelare per minorenni in una comunità per minorenni.

 
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