La scelta di Nahitan Nández rispetto all’Arabia – .

Nahitan Nandez durante Cagliari-Fiorentina | Foto Luigi Canu

24/05/2024 13:53

Signore
playoff

L’ultimo ballo o l’ultimo ballo. Non i Chicago Bulls di Phil Jackson e Michael Jordan, ma i Cagliari di Claudio Ranieri e Nahitan Nandez. Entrambi hanno salutato a modo loro i tifosi rossoblù all’Unipol Domus nell’ultima partita contro la Fiorentina, l’uno per festeggiare la chiusura di un cerchio lungo 33 anni, l’altro per una promessa mantenuta dopo la retrocessione del Venezia. La promozione e la salvezza del Bari contro il Sassuolo sono gli ultimi due capitoli della sua ormai Sardegna.

Leone nel deserto

Un abbraccio con la curva, il sapore dell’addio definitivo al club ma non alla Sardegna. Negli ultimi giorni alcune notizie hanno offuscato la realtà. Nández con un contratto firmato con la Roma, a parametro zero vista la scadenza del quinquennale con il Cagliari e un triennale pronto e già bianconero. Niente potrebbe essere più lontano dalla realtà, perché León non raggiungerà l’amico Daniele De Rossi nella capitale. Pur vestendo ancora il giallorosso, anche se non la maglia capitolina. Quell’accordo sulla libertà condizionale con i sauditiAl Qadisiah, come anticipato nei giorni scorsipassò ai fatti: cifre elevate, molto alto, come previsto quando si tratta del paese mediorientale che ha accolto nel tempo i vari Cristiano Ronaldo, Karim Benzema e altri ancora. Il club, neopromosso a Lega Saudita dopo aver dominato la Prima Divisione, sarà la nuova casa del Nández a firmare un accordo triennale con la squadra allenata dallo spagnolo Míchel. Al Qadisiah, di proprietà del colosso petrolifero governativo Aramco, ha così sconfitto la concorrenza italiana grazie a un’offerta economica irraggiungibile per qualsiasi altra compagnia e con la quale ha risolto definitivamente i dubbi di León. Battendo anche il precedente tentativo dell’Al Ittihad, che sembrava essere in vantaggio a inizio anno quando l’ex giocatore del River Plate Marcelo Gallardo aveva fatto il nome di Nández per rinforzare la rosa. Ma l’addio del tecnico argentino, non confermato per la prossima stagione, ha aperto le porte all’Al Qadisiah. Ci sarà per l’isola tempo, come affermato dallo stesso giocatore, nonostante quella bandiera con i quattro mori esposta insieme ai tre alfieri sardi Deiola, Mancosu e Aresti dopo la vittoria di Reggio Emilia contro il Sassuolo e con il lungo abbraccio con la curva a confermare l’affetto reciproco. Adesso la nuova sfida, verso il Medio Oriente e non la Serie A, con un futuro non da avversario del Cagliari.

Matteo Zizola

 
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