il Terzo Settore piemontese a confronto con i candidati alla presidenza della Regione – Piazza Pinerolese – .

il Terzo Settore piemontese a confronto con i candidati alla presidenza della Regione – Piazza Pinerolese – .
il Terzo Settore piemontese a confronto con i candidati alla presidenza della Regione – Piazza Pinerolese – .

Con 30.049 organizzazioni e più di 73.000 volontari, il senza profitto In Piemonte ha impatto economico di oltre 6 miliardi e mezzo di euro. Non solo, ogni euro investito nel Terzo Settore raddoppia il suo valore in termini di benefici sociali.

Il confronto

Numeri illustrati nell’Auditorium della Città Metropolitana, nel corso dell’assemblea pubblica “Diamo voce al Terzo Settore: co-progettare il futuro”, dove il Forum del Terzo Settore ha illustrato il documento programmatico redatto in vista delle elezioni regionali dell’8 e dell’8 9 giugno. In sala erano presenti i candidati alla presidenza della Regione Alberto Cirio (coalizione di centrodestra), Sarah Disabato (Movimento 5 Stelle), Francesca Frediani (Piemonte Popolare) e Gianna Pentenero (coalizione di centrosinistra).

Le richieste

Tra le richieste del Forum del Terzo Settore alla Regione del dare priorità alla coprogrammazione, nonché la creazione di un tavolo di discussione permanente per costruire un quadro di riferimento per i processi di co-progettazione e co-programmazione. Si propone, inoltre, di avviare un dibattito sull’attuazione della Legge Regionale sul Terzo Settore nonché sull’introduzione di interventi di semplificazione burocratica e amministrativa, evitando misure punitive come l’eliminazione dell’esenzione IVA per le attività mutualistiche delle associazioni (disposta all’art. livello nazionale con il D.Lgs. 146/21), che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025 senza un adeguato intervento normativo.

Il documento programmatico propone nuove strategie per un welfare inclusivo, con l’obiettivo di garantire l’accesso ai diritti e la sostenibilità dei servizi. L’accesso al diritto alla salute è centrale e potenzialmente trasversale a tutte le politiche regionali, comprese le politiche sulla disabilità che mettono al centro il benessere della persona. Le politiche di genere devono concentrarsi sull’eliminazione delle discriminazioni e sul sostegno ai centri antiviolenza. Sono previsti interventi specifici per l’infanzia, l’adolescenza e i giovani, volti a ridurre il rischio di esclusione sociale. In campo ambientale il documento aspira a rendere il Piemonte leader nella transizione ecologica.

Cirio: “Bando triennale per il Terzo Settore”

Enti del Terzo Settore – ha osservato il governatore Alberto Cirionon devono avere una funzione riparativa, dobbiamo arrivare prima perché prevenire è più importante che curare“. Il presidente, ringraziando il consigliere regionale del PD Monica Canalis primo firmatario della nuova legge sul Terzo Settore, poi ha aggiunto: “dobbiamo garantire la continuità delle vostre attività. Se sarò ancora alla guida faremo bandi triennali per il Terzo Settore grazie alla coprogettazione, come è successo per la cultura: non costringeremo gli enti a fare la fila ogni anno”.

“Entro luglio – aggiunse Cirio – convocheremo il tavolo per scrivere il regolamento attuativo per superare i bandi annuali“, così come “lavoreremo per abbattere la burocrazia“.

Disabato: “Ascolto fondamentale”

Senza Terzo Settore – ha sottolineato il candidato M5S Sarah Disabato – ioIl Piemonte resta fermo: è un motore del nostro territorio, da valorizzare”.

“Lo ascolto – Lui continuò – è fondamentale per rispondere ai bisogni: i bandi, come le altre norme, devono essere co-progettati con chi ne beneficia“. E sul tema Disabato ha ricordato alcune politiche del Movimento smantellate a livello nazionale come il Reddito di cittadinanza. “È stata una mossa avventata: per garantire i diritti servono politiche strutturali, non misure e pubblicità” ha commentato Disabato.

Frediani: “L’autonomia differenziata mina l’equità”

Il candidato del Piemonte Popolare Francesca Fredianiricordando che l’aula del Consiglio regionale non è accessibile a chi è su sedia a rotelle, auspica che venga adottato il regolamento attuativo della nuova legge regionale sul Terzo Settore: “lascia che sia fatto con te.

“Abbiamo scelto il nome di – ha continuato – Piemonte Popolare perché il popolo deve essere rappresentato nelle istituzioni e di cui dobbiamo difendere i diritti. L’autonomia differenziata è una minaccia all’equità anche a livello nazionale”.

Pentenero: “Uscire dal welfare per andare verso il sistema”

Per il candidato del centrosinistra Gianna Pentenero la priorità è”lavorare sulla coprogrammazione”.

“Risorse – Ha aggiunto – vanno attuati perché come Terzo Settore rispondi a bisogni primari, ai quali va data risposta in un territorio come il nostro. Il nuovo modello di welfare da sviluppare – ha proseguito – deve allontanarsi dal welfare e verso un sistema in cui le politiche trovino una via di dialogo che passa attraverso la programmazione“.

Dobbiamo generare un sistema di welfare capace di elaborare e rispondere ai bisogni delle persone, attraverso un piano integrato di programmazione sociale e sanitaria” ha concluso Pentenero.

 
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