carte da gioco piacentine, bolognesi e romagnole – .

In Italia le carte da gioco rappresentano una parte importante della tradizione e della cultura, fungendo anche da specchio delle differenze regionali tra le varie parti d’Italia. Diversità che in molti ambiti sono evidenti per ragioni storiche (dovute alle diverse dominazioni straniere) e che trovano espressione anche in passatempi come quelli creati giocando a mazzi. Infatti, anche esaminando una singola realtà regionale, al suo interno si ritrovano molteplici sfaccettature e quindi mazzi diversi. I maggiori siti di giochi di carte online, quelli che comprendono anche diverse blackjack o poker room, una serie di slot o tavoli di roulette, prendono principalmente le carte napoletane come riferimento per i giochi italiani, ma tutte le altre versioni regionali conservano un interessante radicamento sui territori.

Parlando nello specifico dell’Emilia Romagna, sono tre i mazzi più conosciuti: il Carte piacentine, quelli bolognesi e quelli romagnoli. I primi sono senza dubbio i più conosciuti a livello nazionale, arrivando subito dopo quelli napoletani in termini di notorietà. Lo stile è spagnolo e all’interno ci sono 40 carte in totale: a livello grafico, fino agli anni ’50 le figure venivano riprodotte intere mentre attualmente sono a mezzo busto. Il luogo in cui è stato realizzato il mazzo è Piacenza, all’epoca sotto l’occupazione francese. IL Carte bolognesi sono invece considerate, assieme a quelle trevigiane, le più lunghe d’Italia e piuttosto strette (49 x 104 mm). Agli inizi del Cinquecento il mazzo era conosciuto anche come Primiera Bolognese, un modo per distinguerlo nettamente dai Tarocchi bolognesi, che si contendono il primato storico con il mazzo Marsiglio. Successivamente si ebbe una riduzione del numero delle carte e da 52 si passò alle attuali 40. Oggi è ancora utilizzato nella città di Bologna e nelle zone limitrofe, ma in realtà appare più diffuso il mazzo piacentino, che ha definitivamente si affermò dal XVII secolo in poi.

IL Carte romagnole indicare il mazzo che chiude le varianti all’interno dell’Emilia Romagna. Lo stile utilizzato è quello spagnolo e sono spesso considerati un incrocio tra il mazzo napoletano e quello piacentino. La raffigurazione di coppe e spade ricorda infatti il ​​mazzo napoletano mentre le monete e gli assi sono di stile piacentino; i bastoncini, invece, non presentano differenze rispetto alla raffigurazione spagnola. Le figure sono rappresentate ancora oggi intere e ci sono 40 carte in totale. Rispetto a quelle bolognesi, le dimensioni sono più vicine a quelle considerate standard: 58×88 mm.

Volendo fare a conteggio complessivo del mazzo presenti oggi in Italia, il numero è in doppia cifra: 16. A queste vanno poi aggiunte quelle che sono le varianti oggi non più utilizzate, 5 in totale. Per quanto riguarda i giochi più conosciuti, ci sono ovviamente differenze regionali ma ci sono alcuni passatempi che oltrepassano il confine e vengono praticati da nord a sud. La briscola rientra sicuramente in questa categoria, ma anche la scopa e lo scopone sono conosciuti in ogni contesto italiano. Per ogni gioco possono esserci piccole variazioni ma le regole rimangono più o meno le stesse in ogni regione.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Avellino Calcio, segui la conferenza stampa Live dall’Hotel Belsito (15 giugno 2024) – .
NEXT AMP-Borsa oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in parità. Sul podio Pirelli, Leonardo e Recordati. Vendite su Tim – .