Cremona Serata – Il grande jazz americano risuona nell’ovale del Museo del Violino con Enrico Pieranunzi e l’Orchestra Filarmonica Italiana. Successo per il doppio omaggio a Gershwin ed Ellington

Una serata decisamente diversa dal solito quella svoltasi all’Auditorium Museo del violino. Protagonista del penultimo appuntamento con il Cremona Jazz un doppio omaggio a due capisaldi del repertorio d’oltreoceano: George Gershwin E Duca Ellington che segna rispettivamente il centenario della composizione del famoso Rapsodia in blu e il cinquantesimo anniversario della morte di Ellington. Il direttore artistico farà i soliti onori di casa Roberto Codazzi che ha accolto il numeroso pubblico con un piccolo “bino” sulla scala tonale su cui si sono basati secoli di musica, portando poi l’attenzione su come la scala sia cambiata con la cosiddetta blue note della scala blues. Alla ribalta dell’ovale decisamente affollato, il pianista Enrico Pieranunzi accompagnato da una vera Jazz Band con archi, proposta daOrchestra Filarmonica Italiana, formazione quasi identica all’originale della versione newyorkese della Rhapsody di cui, appunto, ricorre l’anniversario. Divertente, pieno, potente, il suono della grande band di 27 persone ha portato a Cremona il grande jazz. In realtà, per rispettare lo stesso Ellington, dovremmo evitare di parlare di lui in questi termini: “è solo una parola e non ha davvero alcun significato. Io e i miei musicisti abbiamo smesso di usarlo nel 1943. Non credo in nessun tipo di categoria” ha detto il pianista, che ha ricondotto quella musica al “grande repertorio americano”. Pieranunzi non si limita a far scorrere (e fa scorrere!) le dita sui tasti del pianoforte, ma introduce i brani con aneddoti storici ed interessanti esempi musicali, portando il pubblico in un vero e proprio viaggio tra i due giganti della musica del Novecento. Ecco Enrico Pieranunzi insieme all’OFI guidato da Michele Corcella hanno proposto una vera e propria playlist che toccava i più grandi successi dei due compositori, alcuni arrangiati dagli stessi Pieranunzi e Corcella, tra cui Ninna nanna, Rapsodia in blu, Paradisoper finire con un grande omaggio personale del pianista a Ellington Il sogno del duca. Un concerto davvero inaspettato, unico nel suo genere, che ha regalato ai presenti un vero elogio della grande musica americana. La qualità esecutiva dell’Orchestra Filarmonica Italiana è elevata e negli ultimi anni ha dimostrato un livello musicale in costante crescita, offrendo un bel suono denso e precisione negli attacchi. La direzione di Michele Corcella è stata sicura e ha guidato l’orchestra con particolare gusto per i colori e la dinamica. E dopo una serata così, al signor Ellington non importa, gli viene solo da dire “Viva il Jazz!”.

foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12

 
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