MARMO ROMANO. Storie di imperatori, dei e cavatori – Mostra – Carrara – CARMI Museo Carrara e Michelangelo – .


MARMO ROMANO. Storie di imperatori, dei e cavatori, CARMI Carrara e Museo Michelangelo, Carrara, 2024 I Ph. Giuseppe D’Aleo

Dal 25 maggio 2024 al 12 gennaio 2025

Posto: CARMI Carrara e Museo Michelangelo

Indirizzo: Via Sorgnano 42

Orari: da martedì a domenica 9.00-12.00 e 14.00-17.00, dal 1 giugno da martedì a domenica 9.30-12.30 e 17.00-20.00, chiuso il lunedì, chiuso 1 novembre, 25-26 dicembre, 1 gennaio, 6 gennaio, i pomeriggi di 24 e 31 dicembre e nel pomeriggio del 14 agosto

Curatori: Stefano Genovesi e Giulia Picchi

Enti promotori:

Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 3, gratuito

Telefono per informazioni: +39 335 1047450

Informazioni e-mail: [email protected]

Sito ufficiale: http://carmi.museocarraraemichelangelo.it


È chiamato marmora romana. Storie di imperatori, dei e cavatori la grande mostra dedicata alla cava di marmo romana Bardiglio di Fossacava e il suo ruolo all’interno del più ampio e noto fenomeno dell’estrazione del marmo lunense, di prossima programmazione dal 25 maggio 2024 al 12 gennaio 2025 al CARMI Carrara e Museo Michelangelo.

Promosso da Comune di Carrara e da Soprintendenza ABAP per le Province di Lucca e Massa Carraracon il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio Carrarala mostra è curata da Giulia Picchiarcheologo ufficiale della Soprintendenza ABAP per le Province di Lucca e Massa Carrara, e da Stefano Genovesidirettore del Museo del Marmo di Carrara e dell’area archeologica di Fossacava.

«Parliamo dei marmi romani e del bardiglio di Fossacava – dichiara Gea Dazzi, Assessore alla Cultura – significa raccontare le origini del nostro territorio, legate all’escavazione del marmo e alla sua diffusione nel mondo, ma soprattutto legate alla grande competenza di uomini che qui si sono formati e hanno imparato mestieri unici come quello di estrarre il marmo e quella di lavorarlo con sapiente sapienza per diffonderlo e preservarlo. Obiettivo della mostra è creare consapevolezza e conoscenza della nostra identità nei visitatori, che ci auguriamo siano numerosi. Mi auguro quindi che le generazioni più giovani e gli studenti, anche grazie all’approccio divulgativo ideato dai curatori, possano acquisire informazioni importanti su un territorio unico al mondo”.

«Si tratta di un progetto culturale di alto livello e di ampio respiro, con importanti risvolti formativi, che abbiamo apprezzato fin dal momento in cui è stato proposto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara», spiega il presidente Enrico Isoppi. «Ne abbiamo quindi seguito gli sviluppi, sostenendolo con convinzione, perché siamo certi saprà dare lustro al nostro territorio e promuoverlo oltre i suoi confini, facendo conoscere la ricca e millenaria storia della città di Carrara e dell’intero territorio provincia, che ha la sua antica culla legata proprio alla lavorazione del marmo, la pietra che ha reso questa zona famosa nel mondo”.

«I vecchi ritrovamenti e i dati del recente scavo hanno reso Fossacava una delle cave romane oggi più conosciute», spiegano i curatori Giulia Picchi e Stefano Genovesi. «L’apertura al pubblico, avvenuta nel 2021, ha registrato una presenza annua di 10.000 visitatori, che hanno confermato lo straordinario interesse per questo sito. Con la mostra marmora romana abbiamo voluto consolidare e rilanciare ulteriormente questo trend positivo creando, intorno alla cava, un evento che raccontasse ad un pubblico quanto più ampio possibile la storia del luogo e dei personaggi che vi ruotavano intorno. Gli imperatori di Roma, i loro schiavi e i loro liberti, gli appaltatori, i commercianti e, ovviamente, i cavatori sono gli attori di un copione di grande fascino, in cui la fatica e il sacrificio di tanti uomini sono indissolubilmente legati alla propaganda politica e al lusso che il marmo sapeva esprimere.”

Il sito di Fossacava è tra le pochissime cave romane ad essere stata oggetto di uno scavo archeologico stratigrafico; le indagini, condotte nel 2015 dal Comune di Carrara e dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana all’interno del bacino estrattivo, hanno consentito di ricostruire la storia della cava in tutti i suoi aspetti, in particolare riguardo alla tipologia dei semilavorati che venivano estratti qui, del personale che vi lavorava e delle modalità con cui la cava veniva gestita dall’amministrazione imperiale romana.

Nel 2021 il sito di Fossacava è stato aperto al pubblico con un percorso ampliato e rinnovato, incentrato su a fumetti che illustra in modo avvincente ed efficace la storia della cava ai visitatori di tutte le età. L’esposizione marmora romana. Storie di imperatori, dei e cavatori intende quindi presentare la vicenda storica del sito ad un pubblico ancora più ampio, conferendogli rilevanza regionale e nazionale.

Partendo dalla storia della colonia di Luni, nel cui territorio erano ubicate le cave di Carrara, verranno approfonditi i temi delle antiche tecniche di estrazione, dei semilavorati e della gestione delle cave, i diversi usi del marmo Bardiglio e la loro diffusione nell’area di Impero Romano, oltre a dare uno sguardo alla religiosità di chi frequentava i bacini estrattivi.

Il percorso espositivo sarà suddiviso in quattro sezioni: Luni e le sue cave di marmo (sala 1), Fossacava. Storia di una cava, dall’età romana allo scavo archeologico (Stanza 2), Gli dei dei cavatori. Religione a Fossacava (Sala 3), La fortuna del bardiglio nell’Impero (Sala 4).

Sala 1 è dedicato alla storia della colonia romana di Luni e a quella dell’estrazione del marmo lunense, tra la seconda metà del I secolo a.C. e il III-IV secolo d.C. Verrà inoltre messo in risalto il ruolo determinante dell’imperatore, primo fra tutti Augusto. nello sviluppo dello sfruttamento delle cave di marmo di Carrara. L’opera centrale della stanza sarà la Statua loricata dell’imperatore rinvenuto negli scavi Fabbricotti di Luni nel 1889, in prestito dall’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Sala 2 è incentrato sul sito di Fossacava, di cui verrà raccontata la storia, dall’escavazione del marmo Bardiglio in epoca romana fino allo scavo archeologico qui condotto nel 2015. In particolare verranno messe in risalto le tecniche di scavo, con l’esposizione di strumenti antichi , e le problematiche relative alla gestione delle cave da parte dello Stato romano.

Sala 3 è dedicato alla religiosità dei cavatori e degli altri personaggi che popolavano le cave di marmo di Carrara in epoca romana: grande risalto sarà dato alla statua della dea Luna rinvenuto a Fossacava, probabilmente una replica della statua di culto del cosiddetto “Tempio Grande” di Luni. L’altare dedicato al Gli uomini Bonain prestito dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, e un rilievo raffigurante il dio Silvano, il cui culto è ben attestato negli ambienti di cava, proveniente da un domus di Luni e in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Luni.

Sala 4 Racconta infine al visitatore la diffusione del marmo Bardiglio a Roma, nelle città d’Italia e nelle province e in quali tipologie di edifici e strutture venne utilizzato: in particolare, il suo utilizzo per i colonnati dei palchi teatrali e per le costruzione di fontane (labbra). L’esposizione di alcuni semilavorati e di altri reperti in marmo Bardiglio illustrerà i diversi utilizzi di questa varietà di marmo. Uno spazio sarà dedicato anche a un progetto di archeologia sperimentale condotto con l’Accademia di Belle Arti di Carrara, in cui sono state realizzate repliche in marmo di un semilavorato in marmo Bardiglio e di un labrum finito.

L’evento espositivo sarà accompagnato da a apparati didattici dislocati lungo il percorso di visita (pannelli, didascalie, grandi disegni ricostruttivi, video tematici). All’interno di quest’ultimo ne verrà inserito anche uno narrativa dedicato ai bambini, in cui uno dei personaggi attestati dalle epigrafi affisse sui blocchi semilavorati di Fossacava racconterà la sua storia, coinvolgendo i giovani visitatori in una caccia al tesoro. La mostra può essere fruita anche tramite laboratori e visite guidate rivolte alle scuole e attraverso iniziative come visite guidate negli orari di apertura e in notturna e convegni a temarivolto ad un pubblico adulto.

Nell’estate 2024 Carrara mette in mostra il suo passato e il suo presente attraverso due eventi molto importanti: da un lato marmora romanae quindi la tradizione della lavorazione artistica del marmo, che caratterizza la città da 2.000 anni, dall’altro Bianco Carrareseoppure il presente del marmo, con opere iconiche realizzate da designer contemporanei.

Inaugurazione: sabato 25 maggio, ore 18.00

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